Il Dono di Maria. Una storia di accoglienza e solidarietà lunga 35 anni - di Paolo Massacesi, Presidente della Associazione
Forse, 35 anni fa, chi volle dar vita a Giulianova all’associazione “Dono di Maria” non pensava di star realizzando quello che, negli anni, sarebbe diventato un punto di riferimento nella rete assistenziale del nostro territorio.
Il nostro Centro di accoglienza, nato nel 1990, è oggi una realtà tanto utile quanto diversificata nelle caratteristiche dei servizi offerti e nei destinatari del proprio operare. A don Ennio Lucantoni, a Santina Di Domenico e a Stefano Scartozzi si deve l’intuizione che dall’incontro con Madre Teresa di Calcutta dovesse nascere qualcosa di grande, di significativo nella preghiera e di concreto nel soccorso prestato ai più deboli. L’invito della santa ad adoperarsi per elevare lo spirito della comunità e per sollevare tanti dal peso materiale di un quotidiano spesso insostenibile, hanno acceso una scintilla che è all’origine di una realtà di volontariato solida, operosa, ormai indispensabile.
Il 30 giugno scorso, in occasione del 35esimo anniversario della nascita del Centro, il Vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi ha benedetto una nuova ala. Il nostro parroco, don Luca Torresi, ci ha esortato, quella sera, a scorgere nel servizio associativo, non l’abilità umana, ma la mano di Colui che attraverso di noi, dà prova ogni giorno della Sua fedeltà e della Sua misericordia. Lo sportello di ascolto, il sostegno economico nel pagamento delle bollette, la distribuzione di cibo ed indumenti, il supporto allo studio per i ragazzi delle nostre scuole, sono le declinazioni di uno spirito solidale e di condivisione che motiva da sempre i volontari del Centro. A loro va il mio ringraziamento, mentre un pensiero di grande riconoscenza non può non essere rivolto alla mamma e alla famiglia di don Franco Marcone che hanno messo a disposizione la casa che ci ospita. Il loro gesto ha reso e rende presente don Franco tutti i giorni. La sua testimonianza vibra di amore e di fede, come il ricordo delle persone che, nel 1990, resero vivo e operativo un desiderio, uno slancio comune. Nel suo futuro, il “Dono di Maria” intravede un impegno rinnovato e più intenso. Per questo affida alla preghiera della comunità, alla generosità della città e alla divina Provvidenza, i traguardi e le sfide che ancora lo attendono.
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