lunedì 14 agosto 2017

NUMERI VINCENTI DELLA LOTTERIA 2017

Primo estratto        n.   430        4° premio (Lampada)
Secondo estratto    n. 2796        3° premio (Tablet)
Terzo estratto         n. 5934        2° premio (Bici)
Quarto estratto       n. 1277        1° premio (Automobile)

venerdì 4 agosto 2017

PROGRAMMA 2017

Dal 1 al 3 agosto
Ore 18,30               TRIDUO nella chiesa di S. Pietro Apostolo.

Sabato 5 agosto
Ore 21,30               S. MESSA presso la chiesa della Natività di Maria Vergine e collocazione della reliquia di Santa Teresa di Calcutta.
                               A seguire VEGLIA DI PREGHIERA fino al mattino

Domenica 6 agosto
Ore 18,30               Processione a partire dalla chiesa della Natività di Maria Vergine per via Thaon de Revel, via Marconi, via Curiel fino a p.zza Giovanni XXIII.
Ore 19,00               In p.zza Giovanni XXIII: S. Messa nella quale consacriamo i neonati alla Madonna.
                               Con le offerte saranno rinnovate le adozioni a distanza presso l’AVSI e PAFI.
Ore 21,00               S. Messa nella chiesa di S. Pietro Apostolo

Lunedì 7 agosto
Ore 21,30               In p.zza Giovanni XXIII: presentazione e spiegazione della mostra su “Santa Teresa di Calcutta”
                               la mostra rimarrà esposta nella chiesa di S. Pietro Apostolo fino a domenica 13 Agosto.

Martedì 8 agosto
GIORNATA EUCARISTICA VOCAZIONALE IN MEMORIA DI DON FRANCO MARCONE

Ore 9,00                 Nella chiesa di San Pietro Apostolo S. Messa e, a seguire, ADORAZIONE EUCARISTICA che si concluderà alle ore 16,30 con la recita dei vespri e la Benedizione Eucaristica.
Ore 18,30               Nella chiesa di San Pietro Apostolo concelebrazione Eucaristica, in suffragio di Don Franco presieduta dal Vescovo S. E. Mons. Michele Seccia.
                               Preghiera speciale per la professione perpetua che sarà emessa il 14 agosto prossimo da Fra Gabriele Lo Sterzo, Monaco Cistercense nella Abbazia di Hauterive
Dalle ore 19,30      In p.zza del Mare XXXIV SAGRA DEL PESCE “Peppino Laudadio”

Mercoledì  9 agosto
Ore 15,00               GRANDE CACCIA AL TESORO con base in p.zza Giovanni XXIII, dove si ricevono le iscrizioni  delle squadre fin dal mattino.
Dalle ore 19,30      In p.zza del Mare XXXIV SAGRA DEL PESCE “Peppino Laudadio”
Ore 21,30               In p.zza Giovanni XXIII: momento festoso per la premiazione della Caccia al tesoro.

Giovedì 10 agosto
Dalle ore 19,30      In p.zza del Mare XXXIV SAGRA DEL PESCE “Peppino Laudadio”

Venerdì 11 agosto
Ore 17,00               Giochi dei bambini  in p.zza Giovanni XXIII
Dalle ore 19,30      In p.zza del Mare XXXIV SAGRA DEL PESCE “Peppino Laudadio”
Ore 21,30               In p.zza Dalmazia: esibizione del gruppo folk GIUMARIA

Sabato 12 agosto
Ore 9,00                 S. Messa per i defunti della parrocchia nella chiesa di S. Pietro Apostolo.
Ore 10,00               GARA VELICA - 16° Trofeo “MADONNA DEL PORTOSALVO”
                               organizzato dalla Lega Navale Italiana sul percorso tra
                               zona Campeggi e zona Arlecchino (raduno ore 9,00 presso Lega Navale).
Dalle ore 19,30      In p.zza del Mare XXXIV SAGRA DEL PESCE “Peppino Laudadio”
Ore 21,30               In p.zza Dalmazia: esibizione della band pop-rock DISTRETTO 13

Domenica 13 agosto
Ore 8,30                 Arrivo e giro per le vie della città della BANDA DI ANCARANO
Ore 16,30               A partire dalla chiesa di S. Pietro Apostolo
                               PROCESSIONE SUL MARE
Ore 19,00               Sulla banchina di riva SANTA MESSA presieduta dal Vescovo.
Ore 20,15               In p.zza del Mare XXXIV SAGRA DEL PESCE “Peppino Laudadio”
Ore 21,00                    S. MESSA nella chiesa della Natività di M. V.
Ore 21,30               In p.zza Dalmazia: DONATELLA RETTORE in concerto
Ore 23,30               In p.zza Dalmazia ESTRAZIONE DELLA LOTTERIA biglietto € 2,50

                                         1° premio (4° estratto): autovettura “NUOVA Ford KA” - 1.2 benz.5P 70CV EU6
                                         2° premio (3° estratto): BICICLETTA ELETTRICA - Mod. City 26 24V - indicatori LED
                                   3°   premio (2° estratto): Tablet ASUS ZENPAD 10 da 10.1, Android 6.0, 2GB Ram, Mem. 16 GB, Bluetooth, WI-FI
                                         4° premio (1° estratto): LAMPADA DA TAVOLO Murano Due - Mod. “Zia Clara”
                              
                               Subito dopo
                               GRANDIOSO SPETTACOLO PIROTECNICO SUL MARE
                               eseguito su zattere calate in acqua
                               da Pirotecnica Di Fabio di Civitella del Tronto (Te).

Durante la settimana della festa sarà allestita in piazza Del Mare una PESCA DI BENEFICIENZA


Le vie principali del lido saranno artisticamente illuminate dalla “Aldorino Guerrieri” di Diana Farinelli di Giulianova.

FEDE, SPERANZA E CARITÀ


Carissimi,

l'annuale appuntamento con la Festa in onore di Maria Santissima del Portosalvo, mi permette di condividere la gioia della fede e la certezza della protezione materna di Colei che Dio Padre scelse come Madre del Verbo incarnato e che Gesù, suo Figlio, ci affidò come Madre  nel momento del sacrificio supremo dall'alto della Croce!

Voi ben sapete che il titolo particolare di  “Maria Santissima del Portosalvo” ci richiama con forza la virtù della speranza poiché chi si affida alla Madre non può dubitare della Sua materna protezione e della vigilanza spirituale che Ella esercita sui figli che in Lei confidano. Ma la nostra speranza potrebbe divenire illusione se non è radicata nella fede e manifestata dalla carità volgendo lo sguardo e tendendo la mano a chi è nel bisogno, ai poveri, agli ammalati, a quanti vivono nella solitudine. Oggi la carità si esprime nell'accoglienza e nella solidarietà verso coloro che, provenendo da nazioni lontane e segnate da povertà, guerre, persecuzioni, trovano anche nelle nostre città una nuova possibilità di vita e di speranza.

La singolare manifestazione che si svolge ogni anno in mare aperto, tempo meteorologico permettendo, sia una testimonianza di fede, e non solo folkloristica, dei nostri marinai, si trasformi in una corale preghiera per coloro che  affrontano il rischio di pericolose traversate in cerca di salvezza e di libertà! Possano trovare fra noi quella solidarietà rispettosa della dignità propria di ogni persona e scoprano il compito della Madre di Gesù che intercede per ottenere all'umanità protezione e perdono, misericordia e salvezza, difesa e guida nelle avversità.
               
I giorni della Festa religiosa e popolare, pur modificandosi nel tempo, siano considerati  ormai patrimonio prezioso da non disperdere e costituiscano un'occasione privilegiata di catechesi mariana.  Maria di Nazareth, come Madre e Maestra di vita spirituale, ci insegna ad ascoltare la Parola di Dio, ad accogliere il mistero della grazia che il Signore dispensa ai suoi discepoli, ad affrontare le tempeste della vita con la certa speranza di giungere al sospirato porto dell'approdo in Dio!
Il mio augurio più bello per questa Festa in onore della Vergine Santa è duplice: prendere  l'impegno di pregare insieme in tutte le famiglie con una AVE MARIA e di compiere  un segno concreto di solidarietà. Saranno espressione della nostra gratitudine a Maria, per averci salvaguardati da tanti pericoli che ci hanno fatto percepire tutta la nostra fragilità.

Carissimi, vi esorto a custodire questo patrimonio che la comunità parrocchiale della Natività di Maria SS.ma custodisce e trasmette di generazione in generazione, senza dimenticare il  carissimo don Franco Marcone, la cui memoria vive nei vostri cuori con l'insegnamento ricco e indimenticabile. A sei anni dalla sua dipartita lo ricorderemo ancora insieme perché nulla della sua preziosa eredità di fede, di carità e di speranza, vada perduto o dimenticato. 
Di cuore vi benedico.



NELLA LUCE DI FATIMA

Di Don Ennio Lucantoni

Quest'anno siamo invitati a vivere la nostra festa di Maria SS.ma del Portosalvo nella luce del centenario delle apparizioni a Fatima.
Accogliamo come urgente e attuale il messaggio che la Vergine affidò ai tre bambini, Lucia, Giacinta e Francesco: “Preghiera e penitenza per la conversione dei peccatori e la pace nel mondo”.
Papa Francesco nel suo discorso a Fatima, il 13 maggio scorso, ci dice che la Vergine, “presagendo e avvertendoci sul rischio dell'inferno a cui conduce una vita – spesso proposta e imposta – senza Dio e che profana Dio nelle sue creature, è venuta a ricordarci di Dio che dimora in noi e ci copre… I tre privilegiati si trovavano dentro la luce di Dio che irradiava dalla Madonna. Ella li avvolgeva nel manto di luce che Dio le aveva dato… Secondo il credere e il sentire di molti pellegrini, se non proprio di tutti, Fatima è soprattutto questo manto di luce che ci copre, qui come in qualsiasi altro luogo della terra quando ci rifugiamo sotto la protezione della Vergine Madre per chiederLe, come insegna la Salve Regina: mostraci Gesù”.
Così nella settimana della festa dal 5 al 13 agosto apriamo la mente e il cuore per riconoscere ed accogliere il dono essenziale di Maria: Gesù.
Lo riconosciamo e lo accogliamo nei momenti di preghiera, di celebrazione eucaristica ed anche di svago e spettacoli. Soprattutto troviamo Gesù nell'incontro con la realtà umana secondo l'esperienza di S. Teresa di Calcutta (vedi mostra e la serata di lunedì 7 agosto).
Riconosciamo Gesù negli eventi vissuti nella nostra Comunità parrocchiale durante l'anno pastorale; inoltre nel dono di una speciale vocazione che è quella del monaco cistercense fra Gabriele Maria Lo Sterzo che emetterà i voti solenni e definitivi nella abbazia D'Hauterive in Svizzera, il 14 agosto prossimo; infine nella memoria sempre viva di don Franco Marcone, giovane sacerdote, già parroco di Abetemozzo (TE), che, tornato alla casa del Padre il 23 marzo 2011, ci ha lasciato un profumo di santità.
Perciò, come a Fatima, così a Giulianova, specialmente nella settimana della festa, ci ritroviamo sotto il manto di luce di Maria per dirle con tutta la chiesa:

“Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio,
Santa Madre di Dio:
non disprezzare le suppliche
di noi che siamo nella prova,
e liberaci da ogni pericolo,

o Vergine gloriosa e benedetta”.

LA XXXIV SAGRA DEL PESCE - Peppino Laudadio

Di Don Ennio Lucantoni

Sarà una nuova fatica? Vale la pena affrontare il rischio legato alle condizioni atmosferiche e quest'anno, forse, a nuove norme che aggiungono nuove incombenze, pur giuste, ma sempre molto impegnative?
Di fronte a queste domande mi ritornano in mente la figure e l'opera di Giuseppe Laudadio che, dopo alcuni anni di sospensione della sagra, volle farla rivivere con decisione e rinnovato spirito e mi disse all'incirca queste parole: “Fidati di me. Non ti darò preoccupazioni; mi prendo personalmente la responsabilità della sagra per amore della Madonna”.
Non sono rimasto deluso e neppure della gestione che è seguita dopo la morte del caro Peppino che ha lasciato un grande rimpianto, ma ha trasmesso un coinvolgente entusiasmo.
Nell'affrontare la XXXIV Sagra rinnoviamo la motivazione fondamentale: “PER AMORE DELLA MADONNA”. Mi permetto di aggiungere “e con la Madonna”, perché dal Vangelo sappiamo che Maria era presente nel convito nuziale di Cana di Galilea e fu mediatrice di gioia e di più solida fede.

La Sagra ci offre l'occasione di ritrovarci insieme, come fratelli consapevoli di essere chiesa, chiamati a far festa perché il Figlio di Dio e di Maria, Gesù, è risorto ed è con noi.


IL DONO DELLA RELIQUIA DI SANTA TERESA DI CALCUTTA

Di Don Ennio Lucantoni

I volontari del centro di accoglienza “dono di Maria” in Giulianova hanno proposto di inserire nel programma della festa di Maria SS.ma del Portosalvo un particolare ricordo di S. Teresa di Calcutta  come segno dei tempi e della urgenza della carità in un mondo dove si allarga sempre più la piaga della indifferenza verso i poveri e del disprezzo della vita.
Pertanto, in onore di questa santa, sarà allestita una mostra sulla sua vita, che rimarrà esposta nella chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo dal 7 al 13 di agosto;
inoltre il sabato 5 agosto, nella Chiesa della Natività di Maria V. alle ore 21,00 sarà celebrata la S. Messa e subito dopo verrà collocata in apposito luogo la reliquia di S. Teresa e verrà inaugurata la cappellina a lei dedicata. Seguirà la veglia per tutta la notte in onore di Maria SS.ma del Portosalvo sempre nella Chiesa della Natività.
Questo evento di grazia corona una lunga e sentita devozione che ha legato alcune persone della nostra parrocchia alla spiritualità di questa straordinaria testimone della infinita carità di Cristo. L'incontro con alcune missionarie di carità ha ispirato il nome al centro di accoglienza. Grazie all'interessamento di un mio parrocchiano che vive da laico questo particolare carisma ho avuto la gioia di incontrare personalmente Madre Teresa a Roma nel centro delle Suore Missionarie della carità presso la Basilica di S. Gregorio al Celio. Di buon mattino concelebrai la S.  Messa davanti ad un folto gruppo delle suore della carità con la presenza della Madre. Ogni mattina, infatti, si ritrovano con Gesù nell'Eucarestia e poi si recano nei luoghi e nei quartieri più poveri di Roma per aiutare i poveri più abbandonati. Dopo la Messa incontrai Madre Teresa che mi accolse con spontanea cordialità. A nome del Vescovo di Teramo la invitai a fare una visita nella nostra Diocesi. Mi fece capire che non le era possibile a causa degli innumerevoli impegni. Le chiesi un messaggio personale per me sacerdote. Mi rispose: “fai tutto per Gesù.” Non esiste un desiderio, un impegno ed un'esperienza così essenziale ed indispensabile per un sacerdote, ma anche per ogni battezzato. È l'intenzione che deve accompagnare ogni pensiero ed ogni azione; è il segreto per un apostolato fruttuoso e per una gioia piena. Così ci dice Gesù: “Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto…Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.” (Gv15,5.11).

Dal 5 agosto 2016 nella immediata preparazione spirituale della festa in onore di Maria SS.ma del Portosalvo, nella Chiesa della Natività di Maria V. in Giulianova rimarrà una piccola cappella in onore di questa Santa della Carità, segnale eloquente e attuale perché non dimentichiamo, come ci insegna Papa Francesco, di essere Chiesa povera dedicata ai poveri.

NOTIZIE DAL MARE

ARMATORI IN CREDITO
Di Domenico Foglia


Potremmo chiamarlo "fermento in banchina?'" Forse sì, considerato il malumore che da qualche tempo serpeggia sui nostri porti.
E se gli armatori non sono sul cosiddetto "piede di guerra" poco ci manca. L'ultima diatriba, in ordine di tempo, riguarda l'annosa questione del fermo biologico,  per il quale ancora non vengono erogati i contributi degli anni precedenti. " Vi pare giusto", si chiedono  i pescatori, "imporre alla nostra categoria di fermare le imbarcazioni per questo 2017 quando c'è ancora da ricevere il risarcimento per il fermo pesca 2015 e 2016?"
La categoria insomma ritiene iniquo per il terzo anno consecutivo anticipare il sostentamento economico non solo per le loro famiglie ma anche per il personale imbarcato. E inoltre, dopo che l'indennizzo per il  2016 è stato messo a bando solo per la metà delle imbarcazioni interessate dal fermo, perché imporre di nuovo il blocco delle attività senza la certezza di poter prendere il proprio indennizzo? Insomma, se viene meno il concetto di "risarcimento garantito" per un'imposizione ministeriale, allora tale imposizione non può essere più accettata. Per tutto questo ed altro ancora, si discute in questi giorni tra le marineria di Marche, Abruzzo e Molise meditando anche azioni clamorose a difesa della loro attività.
Attività che, giova ribadirlo, soffre per tanti altri aspetti, economici e legislativi.
Troppi legacci, troppi vincoli, troppa burocrazia spesso difficile da comprendere, affliggono  ed impoveriscono oggi una categoria che fino ad un decennio fa godeva di fatturati di tutto rispetto.
Prendiamo ad esempio la questione della pesca al tonno. È durata appena dodici giorni la campagna per la cattura di questa pregiata e ricercata qualità. Motivo: le quote contingentate assegnate dalla Comunità Europea all'Italia si sono rivelate insufficienti ed esaurite in pochi giorni.
Anche  Giulianova  ha dovuto ovviamente adeguare la propria attività  a tali direttive. E poco alla volta allora spariscono pezzi di flottiglia che fino ad alcuni anni fa costituivano il fiore all'occhiello per la nostra marineria. La nostra cittadina, che vantava ieri una della quote principali di pesca del pesce azzurro, ora vede ridursi giorno per giorno la propria flotta. La pesca del pesce azzurro è svolta ormai quasi esclusivamente da maestranze di altre regioni e i nostri pescatori hanno ritenuto  più conveniente "emigrare" nel vicino porto di San Benedetto del Tronto.
La pesca ai piccoli pelagici viene svolta da circa 35 natanti (un tempo erano molto di più), mentre le imbarcazioni per la pesca a strascico sono rimaste appena sette. Una di esse, il "Faro" avrà quest'anno il privilegio di ospitare il simulacro della Madonna del Portosalvo durante la tradizionale Processione a mare.
Situazione simile per il settore delle vongolare, dove le imbarcazioni sono passate da 104 a 52 ma almeno qui il dimezzamento è stato compensato da quale buona notizia. Ora infatti il limite minimo di pesca di questi piccoli esemplari è stato portato da  2,5 a 2,2 centimetri. Si è capito, finalmente, che in Adriatico questo mollusco non raggiunge quasi mai misure superiori e quindi era ingiusto imporre limiti così  drastici.
Limitazioni molto più severe invece per la pesca delle altre specie presenti nel nostro mare. Guai infatti a pescare pesce sotto taglia. Stessa sorte per chi viene sorpreso a gettare le reti fuori miglia.  Si rischiano multe salate che possono portare perfino alla sospensione della licenza di pesca,  ormai sempre più una specie di patente a punti, nonché alll'impossibilità di  accesso ad eventuali sovvenzioni.
Insomma, si lamentano i pescatori, c'è troppa rigidità e poca attenzione per la categoria. In passato si è forse ecceduto con l'assistenzialismo e forse si è peccato  troppo in azioni di megalomania. Erano gli anni del boom economico, quando tutto sembrava lecito, perfino costruire motopescherecci con potenza esagerata rispetto alle peculiarità della pesca adriatica. Motori da 2000 cavalli quando ne sarebbero bastati anche solo 500.
Oggi si registra l'effetto opposto: non si investe, non si fa formazione, non si aiutano le nuove società con un credito agevolato preferendo il finanziamento a pioggia . Poi ci si mette anche il mercato, dove i prezzi del prodotto sono rimasti quelli di quindici anni fa mentre i costi aumentano giorno per giorno, da quelli del gasolio alla parte  contributiva e fiscale.
Ed oltre al danno, spesso arriva anche  la beffa. Come nel caso della Fossa di Pomo, un'area marina quasi a metà distanza tra Italia e Croazia. Un'area che dovrebbe, nelle intenzioni della Unione Europea, essere destinata allo studio e alla ricerca e conseguentemente al ripopolamento della fauna ittica e restare  quindi interdetta all'attività peschereccia. Peccato che a rispettare tali vincoli siano solo i nostri, mentre la concorrenza croata continua a pescare quasi indisturbata in questa area.

I marinai oggi chiedono riforme strutturali a medio e lungo termine. Basta con l'assistenzialismo e il pesante regime sanzionatorio. Forse è arrivato il momento di concedere più flessibilità  ad un mondo ed un'attività che l'Italia,  nazione da sempre storicamente marinara, non può permettersi di far scomparire. Sarebbe come perdere un tratto della propria identità.

PARROCCHIA LIVE

TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA DI UN MINISTRANTE
di Marzia 

Quest'anno il gruppo di amici dei piccoli ministranti si è arricchito di due nuovi ragazzi: Antonio e Alessandro. È bello vedere come questa esperienza di servizio nella nostra parrocchia sia attrattiva, affascini grandi e piccoli che già sono coinvolti o che non lo sono. Guardando gli ultimi arrivati sorprendeva l'agio della loro presenza (sembrava fossero lì da sempre perché senza imbarazzo) e l'entusiasmo, la voglia di esserci coinvolgendosi nelle varie occasioni proposte durante l'anno. Cos'è che attira al punto da chiedere di partecipare a questa esperienza? Cos'è che attira chi già si è coinvolto al punto da rimanere fedele a questo servizio nonostante mille fatiche? Questa la domanda che più volte mi è affiorata quest'anno seguendo l'esperienza di mio figlio con questo gruppo di amici.
Un giorno dopo una celebrazione eucaristica importante, dove la presenza dei ministranti sull'altare era numerosa, mio figlio era stranamente rattristato. Allora gli domando cos'è che lo rendesse così triste. “Sai mamma oggi al servizio eucaristico poiché ero seduto lontano dall'altare Tommaso mi ha sconsigliato di andare a scambiare la pace con i sacerdoti attraverso il consueto abbraccio.” Ed io “Bè, tutto qui.” Alla mia superficialità lui mi ha risposto piangendo “Mamma tu non capisci, quell'abbraccio è particolare. E io ne ho bisogno!”

Ecco cos'è che muove a richiedere di entrare in questo servizio e cos'è che ne sostiene l'impegno di chi è coinvolto. Consapevoli o no. Al fondo c'è il bisogno di essere voluti bene e la scoperta che solo Gesù, la cui presenza continua misteriosamente nella Sua chiesa, ha una tale passione per la nostra persona che non si ferma di fronte alla nostra meschinità e mendica la nostra corrispondenza per donarci la sua felicità.







AMORIS LÆTITIA: UN PERCORSO PER IMPARARE AD AMARE
Di Fabio Di Dionisio 

Anche quest'anno ci siamo ritrovati in tanti per i cinque incontri di formazione (uno in avvento e quattro in quaresima) vissuti insieme a Padre Carmine Terenzio e ancora una volta la traccia percorsa ci ha portati ad approfondire l'annuncio di Papa Francesco, in particolare nell'esortazione apostolica post-sinodale Amoris Laetitia.
I due “obiettivi” che il Santo Padre si è posto promulgando l'esortazione nell'anno della Misericordia sono apparsi chiari e ambiziosi: “Questa Esortazione acquista un significato speciale nel contesto di questo Anno Giubilare della Misericordia. In primo luogo, perché la intendo come una proposta per le famiglie cristiane, che le stimoli a stimare i doni del matrimonio e della famiglia, e a mantenere un amore forte e pieno di valori quali la generosità, l'impegno, la fedeltà e la pazienza. In secondo luogo, perché si propone di incoraggiare tutti ad essere segni di misericordia e di vicinanza lì dove la vita familiare non si realizza perfettamente o non si svolge con pace e gioia” (Amoris Laetitia n.5).
Oltre alle preziose testimonianze di vita familiare che abbiamo ascoltato, ci ha aiutati, nel cammino degli incontri quaresimali, una lettura del recentissimo film di Martin Scorzese “Silence”.
Attraverso la proposta cinematografica abbiamo potuto approfondire alcuni particolari aspetti; abbiamo gustato un volto di Dio che ritroviamo descritto nell'Amoris Laetitia e che il rapporto dei missionari protagonisti del film con la cultura orientale fa emergere con forza nella pellicola americana.
Innanzi tutto un Dio che vive “con” e non “per”: la tentazione di essere “funzionali” alla famiglia, dimenticando di condividere una cammino di crescita che va fatto insieme, un percorso che si nutre anche di tempo, di disponibilità, di presenza, di un “esserci” che pone come bene irrinunciabile l'altro e la nostra relazione con lui.
In secondo luogo abbiamo riconosciuto un Dio “madre” e non “padre”: le relazioni che si esprimono anche nella fragilità e soprattutto nella capacità di morire per l'altro (l'”accolgo te” del rito matrimoniale è esattamente questo, il mio “io” che muore a te). Nel vedere la donna alla base, a fondamento della coppia cristiana abbiamo riflettuto su come il dialogo, la capacità di mettersi nel punto di vista dell'altro siano un presupposto imprescindibile per una famiglia “in cammino”.
Nel chiederci se in un cammino di fede si debba avere una atteggiamento di “certezza” o di “abbandono”, abbiamo scoperto un volto di Dio che sta con i peccatori, un Dio che si lascia calpestare per il bene dei suoi figli, un Dio che entra nel peccato dell'altro e lo redime.
Il Silenzio (Silence) non è quindi mai il silenzio di Dio. E' piuttosto la capacità di mettersi in relazione, di comprendersi, di ascoltare l'altro, di capire che non c'è distinzione tra chi ha ragione o chi ha torto, ma piuttosto tra chi ama e che non si abbandona all'amore.
“Infatti […] nessuna famiglia è una realtà perfetta e confezionata una volta per sempre, ma richiede un graduale sviluppo della propria capacità di amare. C'è una chiamata costante che proviene dalla comunione piena della Trinità, dall'unione stupenda tra Cristo e la sua Chiesa, da quella bella comunità che è la famiglia di Nazareth e dalla fraternità senza macchia che esiste tra i santi del cielo. E tuttavia, contemplare la pienezza che non abbiamo ancora raggiunto ci permette anche di relativizzare il cammino storico che stiamo facendo come famiglie, per smettere di pretendere dalle relazioni interpersonali una perfezione, una purezza di intenzioni e una coerenza che potremo trovare solo nel Regno definitivo. Inoltre ci impedisce di giudicare con durezza coloro che vivono in condizioni di grande fragilità. Tutti siamo chiamati a tenere viva la tensione verso qualcosa che va oltre noi stessi e i nostri limiti, e ogni famiglia deve vivere in questo stimolo costante. Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più” (Amoris Lætitia n.325).

Non possiamo non esprimere una gratitudine per gli incontri che abbiamo vissuto: a Padre Carmine che ci ha guidati, a Don Ennio che li ha voluti, ma anche reciprocamente a ciascuno di noi, ai tanti che sono stati presenti. È un'esperienza di Chiesa, di popolo che cammina e si interroga, di diversità che si confrontano, che ci lascia sempre uno stimolante e piacevole senso di bellezza e speranza.
Grazie a tutti!



GRUPPO “GIOVANI CATECHISTI”

Siamo un gruppo di “Giovani Catechisti” che, accompagnati da Don Luca, ha deciso di vivere un percorso di crescita personale e comunitario. Ci incontriamo una volta a settimana per condividere il nostro pensiero e le nostre idee e per instaurare momenti di confronto reciproco. La conoscenza di sé è stata la tematica degli incontri di quest'anno, incontri iniziati con la visione del film “Alice in Wonderland” che narra la fantastica avventura di Alice in un regno immaginario in cui incontrerà e si scontrerà col suo destino.
Incontro dopo incontro abbiamo avuto l'opportunità di conoscerci meglio e frequentarci anche nel tempo libero collaborando in attività impegnative, complesse ma anche divertenti e coinvolgenti. Molti sono stati i momenti in cui le nostre esperienze di vita, sia positive che negative, hanno rappresentato un punto di contatto comune tra tutti. Capita spesso di vivere situazioni apparentemente diverse ma realmente simili. Senza dubbio abbiamo potuto apprezzare l'importanza della condivisione e in questo, ma non solo, la presenza di Don Luca è stata fondamentale: è bello sentirsi accompagnati, sostenuti e consigliati nei momenti difficili e in questa realtà non ci si può che sentire come in una grande famiglia.



CANTORI DELLA STELLA
Di Mara

Ormai a Giulianova è un evento atteso quello dei Cantori della Stella, per i bambini che sono molto felici di portare la lieta notizia, la gioia e i canti alle persone che incontrano nelle case; a volte si incontrano anche persone anziane, malati o bambini meno fortunati che quando sentono suonare i campanelli attendono con gioia il nostro arrivo per fare festa insieme.
Quella dei Cantori della Stella è un'esperienza che tocca ogni cuore, ogni anno in modo particolare per i bambini che rinnovano la loro partecipazione, per i catechisti che vedono brillare gli occhi dei bimbi, stanchi a fine giornata, ma felicissimi; e sentire l'amore, l'affetto che si dona e si riceve dalle tante persone che si incontrano.

Vedere la partecipazione, l'impegno di bambini e adulti, pregare insieme per il bellissimo messaggio che portano i bambini " La Nascita di Gesù " , questo è una piccola parte di quello che ci chiede di essere Gesù ogni giorno " Messaggeri della Sua Parola " ed i Cantori della Stella realizzano ogni anno questo piccolo sogno.




GRUPPO DELLA PASTORALE FAMILIARE
Di Elisa Di Furia

Anche quest'anno, tra le realtà che rendono feconda la parrocchia della Natività di Maria, è presente il gruppo della pastorale familiare: coppie che si incontrano per approfondire la spiritualità coniugale attraverso l'aiuto di don Ennio, che le guida con l'entusiasmo e il vigore che lo contraddistingue.
L'attenzione principale è rivolta alla preparazione dei fidanzati al matrimonio: è una sfida sempre nuova e sempre più impegnativa perché i giovani devono confrontarsi con una realtà difficile. Dai media, infatti, sono continuamente messi di fronte ad un messaggio negativo in cui sembra emergere la disperazione per la mancanza di lavoro, l'impossibilità ad acquistare una casa, la paura del “per sempre”, la rinuncia alla genitorialità per la sfiducia nei confronti del futuro. La Chiesa, invece, definisce “beata la famiglia che saprà sognare, perché donerà speranza a chi l'ha perduta” e ancora “beata la famiglia che saprà osare, perché accompagnerà altre famiglie in un percorso a volte doloroso”. Il Papa, inoltre, ci ha donato negli ultimi anni due documenti che parlano della gioia: l'Evangelii Gaudium e l'Amoris Lætitia e noi famiglie cristiane dobbiamo essere missionarie della gioia che ci è stata donata: perciò è bello pregare insieme ad altre famiglie, ritrovarsi, crescere nell'amicizia con Gesù, guardare il buono della vita, della Chiesa… non dimentichiamo la Chiesa che è Madre e Maestra, che non è perfetta ma ci dà Gesù. Frequentare e servire la parrocchia con i suoi sacerdoti ci fa scoprire il valore e il significato della comunità e della fratellanza senza le quali non è possibile vivere il sacramento del matrimonio come progetto di Dio.
A tutta la parrocchia, ma in modo speciale alle famiglie, ai fidanzati e alle giovani coppie, sono stati proposti alcuni incontri sull'Amoris Lætitia tenuti da padre Carmine e padre Attilio Terenzio, francescani di Tagliacozzo che con il loro modo vivace e gioioso hanno reso le serate liete oltre che interessanti. Conoscere e approfondire i documenti della Chiesa come don Ennio e don Luca raccomandano, aiutano a farci sentire parte viva della parrocchia, cristiani aperti ad un cammino di crescita sia spirituale che di formazione.

Io ho scelto te
Nel silenzio della notte, io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento, io ho scelto te.
Nell'incanto dell'aurora, io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose, io ho scelto te.
Nell'arsura più arida, io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte, io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore, io ho scelto te.
Nel profondo del mio cuore, io ho scelto te.

poesia di Charles S. Lawrence



PROFESSIONE SOLENNE

Facendo sue le parole di un tradizionale poema:

“Ecco, già vedo Colui che ho desiderato,
già possiedo Colui che ho aspettato,
la sua vita già è unita alla mia!
Sono sposata al Figlio dell'eterno Padre,
nato dalla Vergine Madre, Salvatore del mondo.

Lui è lo stesso al quale gli angeli servono,
la cui bellezza il sole e la luna contemplano.
A Lui solo mia affido,
a Lui mi consegno totalmente!
Ti professo mio Signore con le labbra e con il cuore
e con tutte le mie forze ti desidero!
Tu sei e sarai sempre il mio Diletto; costantemente
e per sempre ti custodirò nel mio cuore,
o Dolcissimo e Amabilissimo Gesù!
Hai messo un sigillo sul mio petto
per bruciare il mio cuore con il tuo santo amore!...
Eccomi, sono tua per sempre o Bambino Gesù!

Suor Maria Hieda Regina, il 27 dicembre 2016, ha pronunciato il suo sì definitivo unendosi al suo diletto sposo Gesù con i voti di Castità, Povertà e Obbedienza per tutta la vita; promettendo fedeltà alla sua vocazione secondo la Regola di Santo Agostino e affidandosi con tutto il cuore alla Congregazione delle Suore Oblate del Bambino Gesù per vivere nella perfetta carità al servizio di Dio e della Chiesa.
Preghiamo per questa nostra consorella perché viva con fedeltà e gioia la sua vocazione religiosa.




“LA DANZA NEL MONDO”
SPETTACOLO FINE ANNO SCUOLA DELL'INFANZIA BAMBIN GESÙ

Viaggiare per esplorare il mondo porta a conoscere non solo posti meravigliosi, ma anche usi e costumi molto diversi dai nostri. Tra le tradizioni di un popolo non può certo mancare la musica con il suo ritmo. Ed è la musica che da sempre coinvolge le persone in tantissime danze che si sono tramandate negli anni fino a diventare patrimonio culturale dei popoli.
La danza accomuna, rende partecipe. Santo Agostino lodava la danza perché “libera l'uomo dalla pesantezza delle cose e lega l'individuo alla comunità”.
È sicuramente il messaggio che hanno voluto dare i bambini della Scuola dell'Infanzia Bambin Gesù di Giulianova presentando il giorno 09 giugno nel salone Parrocchiale della Chiesa di San Pietro “La danza nel mondo”. Lo spettacolo è stato scritto e ideato dalla prof Ketty Masci e realizzato in collaborazione con le insegnanti e le suore della scuola stessa.
Dall'Africa con la danza degli uomini Masai al Brasile con il Frevo, dall'America con il Country alla Cina con la danza del Drago, dal Sirtaki Greco alla Tarantella Italiana, tante danze, tante tradizioni ma un solo mondo creato da Dio con i suoi abitanti che scoprono la gioia anche attraverso i movimenti del corpo.
E nello spettacolo nessuno è stato semplice spettatore; com'è nello spirito della scuola non poteva certo mancare il coinvolgimento del pubblico: genitori, nonni, tutti pronti a battere le mani, a cantare e a ballare insieme a quei piccoli bambini. Non un palcoscenico, ma un'unica famiglia in un'unica comunità.