Giovani e Comunità: la nuova linfa della Pesca di Beneficenza - di Ilaria Tiberii, Francesca e Antonella Decaro, Luca Malatesta e Riccardo Chiarolla
Uno dei segni più evidenti di questo cambiamento è la presenza sui social media. La pesca, un tempo visibile solo fisicamente nei pressi dell’ingresso del molo nord, oggi vive anche online. Raccontata attraverso grafiche attraenti, fotografie emozionanti e brevi video, mostra il lavoro dietro le quinte e il calore che si respira tra i volontari. Questa apertura alla comunicazione digitale ha permesso di raggiungere un pubblico più ampio, specie tra i giovani, trasformando l’iniziativa in uno spazio dinamico, inclusivo e partecipato.
Ma il contributo dei giovani non si ferma alla comunicazione. Ognuno trova il proprio modo di mettersi al servizio: chi ha maggiore manualità realizza con cura i pacchetti premio, chi ha una spiccata loquacità si reca nelle attività commerciali per raccogliere buoni e doni, chi ha competenze grafiche dà vita a locandine, reel, storie e post coinvolgenti. E ancora, c’è chi si occupa del montaggio dello stand, chi organizza i premi con metodo e precisione, chi cura l’allestimento e la disposizione sugli scaffali. Ognuno dona ciò che sa fare, con spirito di servizio e collaborazione.
Quello che si crea attorno alla Pesca di Beneficenza non è solo un’ opera di sostegno alla festa, ma una vera occasione di incontro e crescita. Nella preparazione come nei giorni dei festeggiamenti, il tempo condiviso diventa opportunità per stringere nuove amicizie, confrontarsi, ridere, maturare. Un gruppo unito, in cui ognuno dà il suo contributo, impara a lavorare in squadra e vive pienamente l’esperienza della fraternità. Come un corpo solo, in cui ogni membro ha un ruolo prezioso, si realizza l’armonia del servizio.
Scriveva San Paolo: “Vi sono diversi doni, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore” (1Cor 12,4-5).
È proprio questo lo spirito che anima i giovani (e non solo) coinvolti nella Pesca: uniti nella diversità delle mansioni, ma guidati dallo stesso desiderio di condividere, fare del bene e vivere con fede e gratuità il proprio tempo.
Questa nuova generazione non archivia il passato, lo rinnova.
E forse, proprio grazie a questa fusione tra memoria e innovazione, la Pesca di Beneficenza continuerà ad essere non solo un punto fermo della nostra Festa, ma anche una palestra di comunità, responsabilità e solidarietà per il futuro.
Inoltre, questa manifestazione rende ancora più vivace il già movimentato lungomare di Giulianova, attirando anche numerosi turisti, incuriositi dai colori, dai sorrisi e dalla gioia contagiosa di chi invita a tentare la fortuna, con la certezza che comunque vada si porterà a casa un ricordo felice. Un piccolo oggetto, una risata, una fotografia, resteranno nel cuore come echi di quei giorni di festa vissuti in riva al mare, in una comunità accogliente e piena di vita.
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