venerdì 27 luglio 2018

TESTIMONI DELLA FEDE


BENITO: UN “BURBERO” DAL CUORE D’ORO
Di Emidio Calvarese

La sua voce rauca risuonava severa all'interno delle sale parrocchiali, richiamando all'ordine chiunque non le usasse nel modo corretto; ogni volta che si adoperava un pennello il pensiero correva a lui e all'immancabile frase: “dopo pulite tutto, si?”. Poi ti giravi ed il suo viso raccontava tutta un'altra realtà, lo vedevi sorridente,  attento ed incuriosito al tuo lavoro.
Benito è stato un fedele servitore della comunità parrocchiale, affezionato amico di don Ennio  ed appassionato di Cristo, forse dall'aspetto severo ma da un cuore generosissimo.





GIUSEPPINA ERA GIUSEPPINA
Di Stefania Quarta

Giuseppina era allegria e ironia. Sempre pronta ad organizzare feste: serate con bruschette, salsiccia e dolci, serate all'insegna del divertimento e della gioia.
Giuseppina con la sua voce incantava. Donava la sua melodia con emozione e passione. Alle prove cercava sempre acuti impossibili, sempre più su, su, su e poi si interrompeva e rideva con sonorità assurde.
Giuseppina si commuoveva intensamente e difendeva gli amici con convinzione.
Cantava, cantava sempre e ci coinvolgeva; ricordo, un anno, era estate e all'interno di una chiesa ci esortò: “Dai, dai cantiamo 'A Betlemme di Giudea'. Noi, un po' ci vergognavamo, era un canto natalizio, ma alla fine l’accontentammo e fummo contenti di averlo fatto.
Ha sempre affrontato con dignità le avversità della vita, sopportando il dolore e il disagio, testimoniando il suo amore in Cristo sempre al servizio della parrocchia.
Giuseppina era Giuseppina.


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