Di Don Ennio Lucantoni
«Non
temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio». Queste parole
dell’evangelista S. Luca sono state scelte dal Papa, sia per la Giornata
Mondiale dei Giovani che si terrà a Panama nel gennaio 2019 e sia anche come
direttiva ispirazione per il Sinodo dei Giovani che sarà celebrato sempre nel
2019.
Queste
parole cominciano con una garanzia, con un’assicurazione da parte di Dio verso
Maria, “Non temere!”, perché di fronte ad un messaggio misterioso come quello
dell’Angelo, Maria rimase certamente turbata, tanto che si domandò “che senso
avesse un saluto come questo”. Dio le garantisce che non deve aver paura perché
Lui sarà con lei. Questa parola, “Non temere”, ricorre nella Bibbia 365 volte
come se ogni giorno il Signore dicesse a Maria ed a tutta l’umanità impaurita
che Lui ci è vicino e ci dona la Sua rassicurazione.
Il
motivo di “non temere” non è un’esortazione qualsiasi ma è una promessa che ci
dice ogni giorno “Io sono con te”, “Io ti sono vicino” perché nell’esperienza
quotidiana, nei turbamenti della storia questa paura ricorre spesso: allora
abbiamo bisogno di ricordare che Dio ci accompagna nella vita, che non ci
lascia soli e disorientati nella vita. Allora “non temere” è importante
soprattutto per i giovani che sono un po’ smarriti, un po’ sgomenti perché
questo è un avvenire che non si presenta luminoso: ci sono i problemi del
lavoro, ci sono i problemi affettivi, i problemi sul futuro e la sicurezza
della vita. Questa paura che si sta impossessando del mondo giovanile ed anche
del mondo adulto è una paura che deve essere vinta da questa sicurezza che Dio
ci da: “non temere”!
E Dio
aggiunge il nome, “Non temere, Maria”! Dio chiama per nome, Dio conosce ogni
nome, Dio sa da sempre il mio nome, il tuo nome, e sempre mi chiama, ti chiama,
ci chiama.
Maria,
chiamata per nome si sente rincuorata, si sente al sicuro e non rimane
inattiva, inerte, ma chiede le modalità con le quali si realizzeranno in lei i
disegni di Dio.
Ed
allora noi vogliamo guardare Maria e sentirci coinvolti nella sua chiamata, una
grande vocazione alla vita, una vocazione all’amore, una vocazione alla
salvezza.
Il
motivo per cui ci dobbiamo sentire ancor di più garantiti è perché il Signore
ci fa una promessa: “Non temere… perché hai trovato grazia”, cioè favore,
accoglienza, protezione, “presso Dio”. Come è importante nella nostra vita
quotidiana, nei problemi della famiglia e della società, nei rapporti personali
e nei rapporti mondiali che ci sia questa garanzia di Dio.
Lo
stesso nome della nostra festa, Madonna del Portosalvo, è un nome che da
sicurezza, ci ricorda il “porto della salvezza”, quando ritornando da un mare
agitato, in tempesta, si intravede da lontano il porto e si apre la speranza e
il cuore si rasserena perché la salvezza è vicina: siamo finalmente al sicuro!
Il
messaggio che il Papa ci ha trasmesso deve trovare ripercussione
nell’esperienza della Festa della Madonna del Portosalvo: viviamo questo evento
con questa “speranza che non delude”, la speranza che Dio è con noi, è per noi.
Tu
cristiano, tu operaio, tu professionista, tu giovane, tu adulto “hai trovato
grazia presso Dio”, impegnati, impegniamoci in questa Festa a trovarla, a
ricercarla, a chiederla e smettiamo di vivere come se non ci interessasse, come
se non ne avessimo bisogno. Chiediamo al Signore, attraverso la Madonna, questa
grazia che ci salva!
Nella
festa, come ogni anno, abbiamo voluto valorizzare le realtà ecclesiali che sono
opere dello Spirito che servono a suscitare una fede più grande, una speranza
più solida, una carità più sentita perciò noi vogliamo che la nostra comunità
parrocchiale si senta unita in questa esperienza della festa che sia in tutti i
settori un segnale di unità per tutti i cristiani nel lodare Dio, nel
promuovere la pace, la gioia e la felicità nelle famiglie nella glorificazione
della Santissima Trinità.
Affidiamo
alla Madonna questa nostra festa perché sia fruttuosa, perché pur segnata dalla
fatica di tanti sia sempre piena di grande e dolce speranza. Che la Madonna ci
assista, non solo nella Festa ma in tutto il cammino della nostra vita
cristiana come segno di luminosa speranza per tutta l’umanità.
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