venerdì 27 luglio 2018

PARROCCHIA LIVE


TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA DI UN MINISTRANTE
Di Cristina Cappelletti


Da tempo guardo con stupore l'esperienza del gruppo dei chierichetti che mio figlio segue da 5 anni.
Si incontrano tutti i sabati sotto Chiesa, con Franco, per un'ora; parlano delle cose concrete della vita, prendendo spunto, ora da una frase del Vangelo, ora dalla vita dei Santi.
La domenica poi, a gruppi di 4, è assegnata loro una Messa in cui "servono" sull'altare aiutando il sacerdote durante la celebrazione.
Ciò che innanzitutto colpisce è il loro attaccamento ed il loro affetto per Franco. Lo rispettano e sentono una grande stima per lui, tanto che in questi anni alcuni di loro lo hanno voluto come padrino di Cresima.
Anche lo stare insieme tra ragazzi, è fonte di interesse e di affezione, come pure di scoperta dei difetti di ognuno: c'è chi parla sempre, chi non sta mai fermo, chi va sempre in bagno, chi è stonato, chi per farsi bravo ogni tanto spara qualche grossa bugia, ma poi di fronte alla faccia incredula degli altri, ammette con lealtà di aver esagerato.
C’è un’altra cosa che incuriosisce e rende un po’ sui generis questo gruppo: la grande differenza di età che c'è tra di loro. Ci sono i bambini che hanno iniziato l'anno scorso a 8 anni, diversi ragazzi delle scuole medie ed anche qualche giovanotto che ha appena iniziato o si appresta a terminare le scuole superiori.
Conosco bene mio figlio e molti di questi ragazzi, ne conosco il carattere, l'indole e spesso mi chiedo perché stiano insieme, cosa li spinga ogni sabato ad uscire di casa ed ogni domenica a rispettare l'impegno preso, cosa li porti a questa fedeltà, che per alcuni di loro dura davvero da tanti anni.
Un giorno l'insegnante di matematica di uno di loro disse alla madre: "Signora, in classe suo figlio non sta mai fermo e chiacchiera continuamente, quando lo vedo sull'altare così preso e attento nel servire la Messa quasi non mi sembra lui!”
Nel tempo mi è parso chiaro che il gruppo dei chierichetti è per mio figlio ed i suoi amici, non appena un punto di aggregazione sui generis, ma un luogo dove il Signore prende iniziativa nella loro vita, per attirarli a Sé, per farli affezionare a Sé, perché possano conoscerLo sempre più e crescere nella fiducia in Lui.
Credo che la loro fedeltà sia proprio la risposta, spesso inconsapevole, alla chiamata del Signore che li raggiunge attraverso la disponibilità e l’affetto di Franco e dei sacerdoti. I ragazzi percepiscono questo come un luogo dove sono voluti bene e dove sono accompagnati alla scoperta dell’amico Gesù.








PRESENTAZIONE DEL “CENTRO DI ACCOGLIENZA DONO DI MARIA” ONLUS E IN PARTICOLARE DEL CIRCOLINO PARSIFAL


L’esperienza del Centro di accoglienza “Dono di Maria” ha inizio negli anni ’80. Alcune famiglie incontrano le Suore Missionarie della Carità… in particolare Madre Teresa di Calcutta….
Abbiamo iniziato in una vecchia casa raccogliendo indumenti e carta da riciclare, il cui ricavato veniva da noi utilizzato per rispondere alle necessità dei bisognosi. In questa prima fase l’aiuto che potevamo dare era molto limitato: si era in grado di fornire solo un po' di vestiario e una quantità modesta di viveri. Quante volte, purtroppo, è stato necessario dire “no” alle richieste di aiuto, ma questo non ci ha scoraggiato, perché non abbiamo mai avuto la pretesa di risolvere tutti i problemi dei poveri!
Siamo stati chiamati a scoprire Cristo in loro e prestare ed essi la nostra voce nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarsi attraverso loro.
Nel 1990 si è costituita l’Associazione “Centro di Accoglienza Dono di Maria” Onlus, regolarmente iscritta nel Registro delle Organizzazioni di Volontariato nella Regione Abruzzo D. P. Giunta Regionale n° 151 del 15.02.1994. Il nome ci fu suggerito proprio da Madre Teresa di Calcutta…
È iniziata, da subito una straordinaria collaborazione con altre Associazioni locali di volontariato (Mensa dei poveri gestita dalla Piccola Opera Charitas, la Charitas Annunziata e con la Soc. S. Vincenzo dè Paoli) e con i responsabili dell’Assessorato degli Affari Sociali del Comune di Giulianova, con Enti a livello nazionale come il Banco Alimentare e Aziende Alimentari.
Nell’operatività di questi anni, le attività svolte sono state:
-     Distribuzione di vestiario e generi alimentari (con frequenza giornaliera di 45/50 persone);
-     sostegno a persone senza lavoro e senza fissa dimora;
sostegno quotidiano a famiglie in difficoltà (pagamento locazioni, utenze, medicinali, visite mediche ect.);     
-     progetto "Tana libera tutti" con la Regione Abruzzo, riguardante, soprattutto ragazzi in difficoltà;
-     progetto "Kairos", approvato dal Comune di Giulianova con D.G.M. n. 41 del 24.02.2003, dando la possibilità di integrare i servizi sopradescritti e allo scopo di favorire l'inserimento sociale dei soggetti in condizione di particolare indigenza. La convenzione prevedeva di offrire alloggio temporaneo agli utenti che ne facevano richiesta, riuscendo, in tal modo, a risolvere i casi di emergenza immediata.
Abbiamo provveduto inoltre, ad inserire la figura di n° 2 operatori di accoglienza che, unitamente alle figure professionali del Comune di Giulianova (assistenti sociali e psicologi), ai volontari ed agli obiettori del servizio civile, sono stati in grado di attivare e controllare i seguenti servizi:
-     attività   informativa    riguardo    il disbrigo    delle    pratiche    e    le problematiche avanzate dagli utenti;
-     creazione di percorsi di reinserimento sociale dei minori (in collaborazione con i vari Istituti preposti a tale compito) nelle attività del Circolino Parsifal (Centro Aggregativo per minori);
-     integrazione con gli altri enti locali nella presa in carico degli utenti; servizio di consulenza psicologica ed organizzazione degli orari   di consulenza con gli utenti.
Successivamente nel giugno 2005 è stato attivato, in via sperimentale, il Progetto "Pronto Intervento Sociale", istituito dalla Provincia di Teramo in collaborazione con gli ambiti sociali territoriali: il progetto prevedeva di dare ospitalità   immediata e temporanea ad adulti senza fissa dimora e nuclei familiari con emergenza abitativa.
Di fronte all'emergenza educativa dei ragazzi il Comune di Giulianova ha stipulato una convenzione (C. 285) con l'Associazione che dura ancor oggi: nasce il Circolino Parsifal che accoglie da sempre tanti ragazzi sia di Scuola Media e Scuola Elementare coinvolgendoli in attività di aiuto allo studio e ludico-ricreative.
L'opera con le sue attività, è sostenuta da volontari che in questi anni si sono coinvolti, donando tempo, disponibilità, lavoro, professionalità, ma soprattutto il loro cuore.
È solo grazie all'opera di questi amici che vivono con grande affezione questa esperienza, che il Centro di Accoglienza "Dono di Maria" può esistere.
Pur tuttavia, ultimamente, il numero degli utenti, così come l'urgenza dei bisogni, è in notevole incremento e il Centro non riesce a rispondere in modo adeguato alla richiesta, senza l'intervento urgente di aiuto e sostegno di cui fa richiesta, appellandosi alla generosità di chiunque voglia contribuire alla nostra opera.
Inoltre, l’Associazione non ha una sede dove svolgere le numerose attività e spende molti soldi in affitti vari. Da anni il Comune di Giulianova ci ha concesso un terreno e noi abbiamo subito presentato un progetto alla Fondazione Tercas per la realizzazione di una sede.
Volendo riassumere tutta l’esperienza pare giusto meditare le parole del Papa nell’Evangelii Gaudium “Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni o in programmi di promozione e assistenza; quello che lo spirito mette in moto non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolto all’altro”… per amare di più Gesù.


Il Circolino Parsifal (riguardante l’accoglienza di minori) ha come sede:
-     i locali della “Scuola Media V. Bindi”;
-     i locali della “Parrocchia Natività di Maria”;
-     alcuni locali “Hotel Don Juan”.
Gli orari si differenziano:
-     durante l’inverno… dal lunedì al venerdì… dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e alcune volte anche dalle ore 15:00 alle 20:00;
-     durante l’estate gli orari sono vari… a seconda delle diverse attività: giornate intere al mare, escursioni, convivenze in montagna, attività sportive, attività ricreative di vario genere, alcuni laboratori.
-     Il numero giornaliero dei ragazzi è circa 40/50. Ogni anno il Circolino sceglie una tematica educativa come quella di questo anno: “Oltre i muri verso l’orizzonte coinvolti verso una grande amicizia”… da sfondo un famosissimo quadro di Hopper.
Attività di aiuto allo studio in collaborazione con i docenti curriculari, esecuzione dei compiti, approfondimento dei contenuti, sostegno in un lavoro individualizzato, approfondimento di alcune tematiche sempre collaborando con la scuola.
Attività laboratoriali
La Bottega di Parsifal: creazione di oggetti artistici… in particolare oggetti in ceramica “Il ragazzo continua a fare a mano”. Ogni anno il Circolino partecipa ad un concorso “Artigianato in cattedra” indetto dalla Camera di Commercio di Teramo e ad altre manifestazioni.
Da segnalare le varie edizioni “Il presepio è un annuncio” in collaborazione con il Comune di Giulianova e le Scuole del territorio.
Attività musicali
Lo studio di alcuni strumenti - Coro
Attività sportive
In collaborazione con la Polisportiva “Piergiorgio Cappelluti”… in particolare una Scuola di scherma
Attività di teatro
Numerosi ragazzi partecipano ai vari laboratori, realizzando ogni anno uno o più spettacoli. La scuola partecipa attivamente nella scelta della tematica e poi tutte le classi hanno la possibilità di partecipare agli spettacoli. È una esperienza altamente culturale, da coinvolgere qualche ragazzo, ad esempio, nella preparazione del programma d’esame.
Feste come occasioni altamente aggreganti.
L’accoglienza di alcuni ragazzi di famiglie indigenti è l’aspetto educativo più interessante, i ragazzi sono accolti in un luogo piacevole e attento alle esigenze di ciascuno. Un’amicizia che nasce, soprattutto, tra i banchi di scuola, in alcuni casi diventa importante per tutta la vita.
Un particolare grazie: al nostro Parroco Don Ennio Lucantoni che ha sempre condiviso, con grande affezione, tutta l’opera; a tutti i volontari che non hanno mai badato al tempo e alla fatica donati; all’Amministrazione Comunale che ha sempre stimato tutte le nostre iniziative.

Centro di accoglienza Dono di Maria




GRUPPO “GIOVANI CATECHISTI”



Siamo un gruppo di ragazzi che da 3 anni grazie alla fiducia e all'impegno di Don Luca si riunisce frequentemente all'insegna della condivisione e dell'unione fraterna, con il proposito di avvicinarci alla parola del Signore per camminare nella fede e nella vita quotidiana, affrontando i vari problemi e le varie difficoltà che ognuno di noi può attraversare nel corso della sua vita. "Non possiamo sempre riuscire a dare una spiegazione a tutto e a capire tutto quello che succede e forse alcuni fatti o avvenimenti ci scuotono, ci fanno dubitare ed anche riflettere e ci spingono a chiederci" io dove ripongo la mia fiducia? Qual è il posto in cui in seguito ad un avvenimento bello o brutto della mia vita io mi sento custodito, mi sento protetto nonostante tutto intorno a me sembra fragile ed insicuro? Trovare la risposta a questo ci aiuta a vincere il male, attraverso l'unico bene ,il Sommo bene e ci spinge a mostrare che abbiamo fiducia in Lui, magari trovando il tempo per pregare per partecipare alla Messa ed imparare a conoscerLo leggendo il vangelo''. Queste sono le parole con le quali don Luca ci ha accolto il primo giorno in cui ci siamo riuniti ed è quello che abbiamo fatto in questi tre anni e che continueremo a fare: conoscere Dio, conoscere noi stessi, condividere le nostre paure e difficoltà con gli altri, parlare e confrontarci....crescere insieme rispettandoci e lasciandoci guidare dal Signore.  All'insegna di ciò abbiamo iniziato da quest'anno ad essere partecipanti attivi delle messe domenicali attraverso il servizio dei lettori che ha entusiasmato molti di noi. Con la consapevolezza di essere guidati dalla presenza di Don Luca, che noi consideriamo una guida salda al nostro fianco, un dono che ha permesso ai giovani della parrocchia di non allontanarsi dalla Chiesa, per i prossimi anni ci impegniamo a promuovere iniziative coinvolgenti all'insegna dell'amore fraterno e della partecipazione cristiana. Perché come ci ha insegnato Madre Teresa di Calcutta ''io sono solo una matita nelle mani del Signore".






IL SABATO DELLE FAMIGLIE
Di Claudio, Isabella, Giovanni, Carolina e gli amici della Pastorale Familiare

… Non osi separare l’uomo ciò che Dio ha congiunto…”, mi ha sempre impressionato questa formula che viene letta durante il rito del Matrimonio, che non ho mai sentito come una minaccia; “…non osi separare l’uomo…”, ma come una promessa; “…ciò che Dio ha congiunto…”.
Tante e tante volte ho sentito ripetere questa formula, ma ogni volta mi scuote una profonda commozione nel sentirla e risentirla.
Una commozione carica della consapevolezza, commossa e grata, ancora viva dopo tanti anni di matrimonio, che la nostra promessa nel giorno del matrimonio, tanto appassionata e desiderata, quanto delicata e fragile, non saremmo mai stati capaci di sostenerla con le nostre sole forze. Così, nel corso degli anni, attraverso le mille vicende che segnano la vita di tutti, vicende belle e brutte, gioiose e dolorose, con doni e privazioni, quel “…ciò che Dio ha congiunto…” è divenuto una compagnia che non ci ha mai abbandonato: la compagnia di Dio alla nostra povera fragilità, che si è resa manifesta attraverso incontri, occasioni, volti, parole, fatti, in cui la Sua misericordia ha abbracciato ed ha sostenuto il nostro cammino.
Ed è bastato così tanto e così poco per farne esperienza. E’ bastata la consapevolezza della nostra povera fragilità; sono bastati occhi semplici per riconoscere la modalità con cui Dio ci è venuto incontro; è bastata la disponibilità ad accogliere la modalità, a volte misteriosa e anche incomprensibile, con cui Egli si è presentato ai nostri occhi, ha abbracciato le nostre fatiche e ci ha costretti a rialzare lo sguardo.
È così che l’impossibile quanto desiderata fedeltà, l’impossibile quanto desiderata tenerezza, l’impossibile quanto desiderata pazienza, gratitudine, attenzione, riconoscenza, accoglienza, l’impossibile quanto desiderato amore sono diventati un cammino possibile nella misura in cui in cui nel nostro rapporto si è introdotto uno sguardo diverso dell’uno verso l’altro e una misura diversa, capace di non ridursi a schiacciare l’altro sui suoi errori e limiti.
Quel “…ciò che Dio ha congiunto…” ha introdotto una misura diversa nel rapporto, una misura più grande che addirittura ha fatto diventare il limite dell’altro un’occasione di tenerezza come ha fatto Gesù che di fronte alla debolezza dell’uomo l’ ha amata e gli si è fatto compagno.

L’esperienza ed il cammino che abbiamo fatto quest’ anno con gli incontri chiamati “Il Sabato delle Famiglie”, un appuntamento mensile svolto nel salone della Chiesa di San Pietro, è stata una di queste occasioni in cui la misericordia di Dio si è fatta esperienza sensibile e possibile a quanti si sono resi disponibili ad accoglierla.
Lo spunto di riflessione per queste serate è stato il formidabile capitolo IV dell'Esortazione Apostolica di Papa Francesco "Amoris Laetitia". Il nostro impegno è stato quello di proporre chiavi di lettura che abbracciassero tutta la realtà, scoprendo il desiderio di buono e di bello, che muove ciascuno, la tensione ad un amore che non censuri il concetto del "per sempre". Ci siamo così impegnati e allo stesso tempo sorpresi nello scoprire che dalla musica al cinema all'arte, anche nell'uomo contemporaneo, così come in quello di tutti i tempi, la domanda di senso e di infinito è più che mai viva e urgente.
Tante famiglie si sono aiutate a rintracciare dentro la propria esperienza, attraverso la testimonianza di vite raccontate, di fatiche e di gioie vissute, di come hanno fatto esperienza di “…ciò che Dio ha congiunto…”.

Un cammino che ancora desideriamo continuare con tutti quanti avranno desiderio di percorre insieme con noi il prossimo anno.






SPETTACOLO  DI FINE ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA BAMBIN GESÙ

Non una semplice recita, quello che i bambini della Scuola dell’Infanzia Paritaria Bambin Gesù di Giulianova hanno preparato come spettacolo di fine anno è stato un vero e proprio musical. Con l’attenzione, l’impegno e l’entusiasmo che solo i piccoli sanno tirare fuori, tutti i bambini della scuola si sono cimentati in parti recitate, canti e balli in un armonioso spettacolo ambientato nel fondo del mare.
Seguendo il progetto didattico-educativo “Un mondo nel mare” a cui la scuola si è ispirata per l’intero anno scolastico, l’insegnante di musica Masci Katty, con la collaborazione delle insegnanti e delle suore della scuola stessa, ha ideato e messo in scena lo spettacolo “Pallina e gli amici del mare” tratto dall’omonima storia.
“C’era una volta e forse c’è ancora un mondo meraviglioso nel profondo del mare. Tra le acque del vasto oceano, dove l’acqua è più azzurra e trasparente, abitava il popolo del mare. Lì cresceva una vegetazione rigogliosa, vi guizzavano pesci di ogni grandezza e colore, meduse e cavallucci marini… tutti sono allegri e guizzano di là e di qua…”
Prendere spunto dall’ambiente marino per conoscere realtà differenti, dove tutti, con le loro caratteristiche e personalità possono convivere e con pesci dalla natura così diversa possono condividere spazi serenamente e con allegria; infatti “Mister Delfino” e “Sirenella” nuotano nel vasto mare, la stella marina comodamente rimane negli abissi, ma anche il granchio, l’aragosta, tutti gli animali con l’armatura e non per ultimo lo squalo bianco terrore di ogni mare trovano la loro giusta collocazione nel mondo così grande che Dio ha messo loro a disposizione.
Il messaggio è di gioia, spensieratezza, vivacità, allegria e comunione fraterna…la scuola, inserita nel contesto più ampio della comunità, mira a far crescere bimbi sereni, attenti all’altro e alla vita in comune…

Dopo lo spettacolo si è dato spazio ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia che nella loro semplicità e dolcezza hanno concluso la prima tappa del loro percorso scolastico.. Ad ognuno la scuola ha consegnato il “Primo Diploma” che rappresenta un passaggio importante ed una maggior consapevolezza del mondo e della  realtà che li circonda, hanno sviluppato competenze necessarie per proseguire il lungo cammino nella conoscenza e nella scoperta del mondo; un mondo meraviglioso in cui bisogna stare bene insieme rispettando e valorizzando l’individualità di ogni essere umano.









I CANTORI DELLA STELLA

Le catechiste Teresa Torrieri e Mara Gianforte

Se non diventerete come bambini...” e i Cantori della stella, seguendo la Tradizione, sono bambini che sanno rendere, senz'altro più degli altri, testimonianza a Gesù che nasce, si fa uomo e vive in mezzo a noi, poiché il loro cuore è puro e i loro pensieri sono pieni d'amore verso tutti, soprattutto verso gli anziani e i malati, come dimostrano le loro preghiere che fanno seguito a questa breve introduzione.
«…non esistono solo lacrime di tristezza, come ha dimostrato una signora, che al nostro arrivo si è commossa ed abbiamo visto che le sue erano lacrime di felicità» (Matilde).
«L'esperienza dei cantori della stella è stata per me molto emozionante, perché ho capito che basta un piccolo gesto per sentirsi più vicini a Gesù: basta, talvolta, portare un momento di gioia alle persone che si sentono sole» (Edoardo).
«Aver partecipato, per la prima volta ai Cantori della stella, mi ha aperto il cuore, facendomi sentire gioioso. Mi è piaciuto molto portare il messaggio glorioso che è nato il Redentore».
«Caro Gesù, ti ringrazio di avermi fatto fare l'esperienza dei Cantori della stella. Ti chiedo di rendermi sempre più capace di portare sollievo alle persone che incontro, soprattutto a quelle malate nel corpo e nell'anima».
«Signore, ti prego per tutti i ragazzi che sono lontani da Te. Fa' che nel loro cuore si riaccenda il desiderio di Te».
E mentre i bambini si preparavano a vivere (come abbiamo sentito dalle loro preghiere) questa bellissima esperienza dei Cantori, è giunta loro la notizia di una bimba appena nata, Arianna, che era in pericolo di vita. Subito si sono attivati e nella loro semplicità e genuina spontaneità, hanno offerto a Gesù le loro tenerissime preghiere:
«In questo giorno, in cui ti sei manifestato al mondo, ti preghiamo per la guarigione di Arianna e siamo certi che Tu ci ascolterai. Ti chiediamo che Arianna possa avere sempre Te come compagno di viaggio. Proteggila».
E, grazie a Dio, Arianna ce l’ha fatta: le cure hanno funzionato e lei è ritornata a casa con i suoi genitori che, sentitamente commossi e riconoscenti, hanno voluto ringraziare con un piccolo messaggio i Cantori: «Carissimi bambini, abbiamo letto la preghiera che avete scritto per la nostra piccola Arianna e desideriamo ringraziarvi con tutto il cuore. Il buon Dio ci ama tutti, uno per uno, ma sapete che ama i bambini in modo speciale. Ci avete aiutato, con le vostre preghiere, ad avere fede e ad affidarci alla volontà del Signore, mettendo Arianna nelle Sue mani. Le racconteremo, quando sarà più grande, quanto è stata amata da tutti voi e conserveremo per lei la vostra preghiera, che reciteremo insieme con gratitudine infinita. La mamma e il papà di Arianna, insieme ai nonni».



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