TESTIMONIANZA DI UNA MAMMA DI UN
MINISTRANTE
Di Cristina Cappelletti
Da tempo guardo con stupore l'esperienza
del gruppo dei chierichetti che mio figlio segue da 5 anni.
Si incontrano tutti i sabati sotto Chiesa,
con Franco, per un'ora; parlano delle cose concrete della vita, prendendo
spunto, ora da una frase del Vangelo, ora dalla vita dei Santi.
La domenica poi, a gruppi di 4, è
assegnata loro una Messa in cui "servono" sull'altare aiutando il
sacerdote durante la celebrazione.
Ciò che innanzitutto colpisce è il loro
attaccamento ed il loro affetto per Franco. Lo rispettano e sentono una grande
stima per lui, tanto che in questi anni alcuni di loro lo hanno voluto come
padrino di Cresima.
Anche lo stare insieme tra ragazzi, è
fonte di interesse e di affezione, come pure di scoperta dei difetti di ognuno:
c'è chi parla sempre, chi non sta mai fermo, chi va sempre in bagno, chi è
stonato, chi per farsi bravo ogni tanto spara qualche grossa bugia, ma poi di
fronte alla faccia incredula degli altri, ammette con lealtà di aver esagerato.
C’è un’altra cosa che incuriosisce e
rende un po’ sui generis questo gruppo: la grande differenza di età che c'è tra
di loro. Ci sono i bambini che hanno iniziato l'anno scorso a 8 anni, diversi
ragazzi delle scuole medie ed anche qualche giovanotto che ha appena iniziato o
si appresta a terminare le scuole superiori.
Conosco bene mio figlio e molti di
questi ragazzi, ne conosco il carattere, l'indole e spesso mi chiedo perché
stiano insieme, cosa li spinga ogni sabato ad uscire di casa ed ogni domenica a
rispettare l'impegno preso, cosa li porti a questa fedeltà, che per alcuni di loro
dura davvero da tanti anni.
Un giorno l'insegnante di matematica di
uno di loro disse alla madre: "Signora, in classe suo figlio non sta mai
fermo e chiacchiera continuamente, quando lo vedo sull'altare così preso e
attento nel servire la Messa quasi non mi sembra lui!”
Nel tempo mi è parso chiaro che il
gruppo dei chierichetti è per mio figlio ed i suoi amici, non appena un punto
di aggregazione sui generis, ma un luogo dove il Signore prende iniziativa
nella loro vita, per attirarli a Sé, per farli affezionare a Sé, perché possano
conoscerLo sempre più e crescere nella fiducia in Lui.
Credo che la loro fedeltà sia proprio la
risposta, spesso inconsapevole, alla chiamata del Signore che li raggiunge
attraverso la disponibilità e l’affetto di Franco e dei sacerdoti. I ragazzi
percepiscono questo come un luogo dove sono voluti bene e dove sono
accompagnati alla scoperta dell’amico Gesù.
PRESENTAZIONE
DEL “CENTRO DI ACCOGLIENZA DONO DI MARIA” ONLUS E IN PARTICOLARE DEL CIRCOLINO
PARSIFAL
L’esperienza
del Centro di accoglienza “Dono di Maria” ha inizio negli anni ’80. Alcune
famiglie incontrano le Suore Missionarie della Carità… in particolare Madre
Teresa di Calcutta….
Abbiamo
iniziato in una vecchia casa raccogliendo indumenti e carta da riciclare, il
cui ricavato veniva da noi utilizzato per rispondere alle necessità dei
bisognosi. In questa prima fase l’aiuto che potevamo dare era molto limitato:
si era in grado di fornire solo un po' di vestiario e una quantità modesta di
viveri. Quante volte, purtroppo, è stato necessario dire “no” alle richieste di
aiuto, ma questo non ci ha scoraggiato, perché non abbiamo mai avuto la pretesa
di risolvere tutti i problemi dei poveri!
Siamo
stati chiamati a scoprire Cristo in loro e prestare ed essi la nostra voce
nelle loro cause, ma anche ad essere loro amici, ad ascoltarli, a comprenderli
e ad accogliere la misteriosa sapienza che Dio vuole comunicarsi attraverso
loro.
Nel
1990 si è costituita l’Associazione “Centro di Accoglienza Dono di Maria”
Onlus, regolarmente iscritta nel Registro delle Organizzazioni di Volontariato
nella Regione Abruzzo D. P. Giunta Regionale n° 151 del 15.02.1994. Il nome ci
fu suggerito proprio da Madre Teresa di Calcutta…
È
iniziata, da subito una straordinaria collaborazione con altre Associazioni
locali di volontariato (Mensa dei poveri gestita dalla Piccola Opera Charitas,
la Charitas Annunziata e con la Soc. S. Vincenzo dè Paoli) e con i responsabili
dell’Assessorato degli Affari Sociali del Comune di Giulianova, con Enti a
livello nazionale come il Banco Alimentare e Aziende Alimentari.
Nell’operatività
di questi anni, le attività svolte sono state:
-
Distribuzione
di vestiario e generi alimentari (con frequenza giornaliera di 45/50 persone);
- sostegno a
persone senza lavoro e senza fissa dimora;
sostegno
quotidiano a famiglie in difficoltà (pagamento locazioni, utenze, medicinali,
visite mediche ect.);
- progetto "Tana
libera tutti" con la Regione Abruzzo, riguardante, soprattutto ragazzi in
difficoltà;
-
progetto
"Kairos", approvato dal Comune di Giulianova con D.G.M. n. 41 del
24.02.2003, dando la possibilità di integrare i servizi sopradescritti e allo
scopo di favorire l'inserimento sociale dei soggetti in condizione di
particolare indigenza. La convenzione prevedeva di offrire alloggio temporaneo
agli utenti che ne facevano richiesta, riuscendo, in tal modo, a risolvere i
casi di emergenza immediata.
Abbiamo
provveduto inoltre, ad inserire la figura di n° 2 operatori di accoglienza che,
unitamente alle figure professionali del Comune di Giulianova (assistenti
sociali e psicologi), ai volontari ed agli obiettori del servizio civile, sono
stati in grado di attivare e controllare i seguenti servizi:
-
attività informativa riguardo
il disbrigo delle pratiche
e le problematiche
avanzate dagli utenti;
- creazione di
percorsi di reinserimento sociale dei minori (in collaborazione con i vari
Istituti preposti a tale compito) nelle attività del Circolino Parsifal (Centro
Aggregativo per minori);
-
integrazione
con gli altri enti locali nella presa in carico degli utenti; servizio di consulenza
psicologica ed organizzazione degli orari
di consulenza con gli utenti.
Successivamente nel giugno 2005 è stato
attivato, in via sperimentale, il Progetto "Pronto Intervento Sociale",
istituito dalla Provincia di Teramo in collaborazione con gli ambiti sociali
territoriali: il progetto prevedeva di dare ospitalità immediata e temporanea ad adulti senza fissa
dimora e nuclei familiari con emergenza abitativa.
Di
fronte all'emergenza educativa dei ragazzi il Comune di Giulianova ha stipulato
una convenzione (C. 285) con l'Associazione che dura ancor oggi: nasce il
Circolino Parsifal che accoglie da sempre tanti ragazzi sia di Scuola Media e
Scuola Elementare coinvolgendoli in attività di aiuto allo studio e
ludico-ricreative.
L'opera
con le sue attività, è sostenuta da volontari che in questi anni si sono
coinvolti, donando tempo, disponibilità, lavoro, professionalità, ma
soprattutto il loro cuore.
È
solo grazie all'opera di questi amici che vivono con grande affezione questa
esperienza, che il Centro di Accoglienza "Dono di Maria" può
esistere.
Pur
tuttavia, ultimamente, il numero degli utenti, così come l'urgenza dei bisogni,
è in notevole incremento e il Centro non riesce a rispondere in modo adeguato
alla richiesta, senza l'intervento urgente di aiuto e sostegno di cui fa
richiesta, appellandosi alla generosità di chiunque voglia contribuire alla
nostra opera.
Inoltre,
l’Associazione non ha una sede dove svolgere le numerose attività e spende
molti soldi in affitti vari. Da anni il Comune di Giulianova ci ha concesso un
terreno e noi abbiamo subito presentato un progetto alla Fondazione Tercas per
la realizzazione di una sede.
Volendo
riassumere tutta l’esperienza pare giusto meditare le parole del Papa
nell’Evangelii Gaudium “Il nostro impegno non consiste esclusivamente in azioni
o in programmi di promozione e assistenza; quello che lo spirito mette in moto
non è un eccesso di attivismo, ma prima di tutto un’attenzione rivolto
all’altro”… per amare di più Gesù.
Il Circolino
Parsifal (riguardante l’accoglienza di minori) ha come sede:
-
i
locali della “Scuola Media V. Bindi”;
- i locali della
“Parrocchia Natività di Maria”;
-
alcuni
locali “Hotel Don Juan”.
Gli orari si differenziano:
-
durante
l’inverno… dal lunedì al venerdì… dalle ore 15:00 alle ore 19:00 e alcune volte
anche dalle ore 15:00 alle 20:00;
- durante l’estate
gli orari sono vari… a seconda delle diverse attività: giornate intere al mare,
escursioni, convivenze in montagna, attività sportive, attività ricreative di
vario genere, alcuni laboratori.
-
Il
numero giornaliero dei ragazzi è circa 40/50. Ogni anno il Circolino sceglie
una tematica educativa come quella di questo anno: “Oltre i muri verso l’orizzonte coinvolti verso una grande amicizia”…
da sfondo un famosissimo quadro di Hopper.
Attività di
aiuto allo studio
in collaborazione con i docenti curriculari, esecuzione dei compiti,
approfondimento dei contenuti, sostegno in un lavoro individualizzato,
approfondimento di alcune tematiche sempre collaborando con la scuola.
Attività
laboratoriali
La
Bottega di Parsifal: creazione di oggetti artistici… in particolare oggetti in
ceramica “Il ragazzo continua a fare a mano”. Ogni anno il Circolino partecipa
ad un concorso “Artigianato in cattedra” indetto dalla Camera di Commercio di
Teramo e ad altre manifestazioni.
Da
segnalare le varie edizioni “Il presepio è un annuncio” in collaborazione con
il Comune di Giulianova e le Scuole del territorio.
Attività
musicali
Lo
studio di alcuni strumenti - Coro
Attività
sportive
In
collaborazione con la Polisportiva “Piergiorgio Cappelluti”… in particolare una
Scuola di scherma
Attività di
teatro
Numerosi
ragazzi partecipano ai vari laboratori, realizzando ogni anno uno o più
spettacoli. La scuola partecipa attivamente nella scelta della tematica e poi
tutte le classi hanno la possibilità di partecipare agli spettacoli. È una esperienza
altamente culturale, da coinvolgere qualche ragazzo, ad esempio, nella
preparazione del programma d’esame.
Feste come
occasioni altamente aggreganti.
L’accoglienza
di alcuni ragazzi di famiglie indigenti è l’aspetto educativo più interessante,
i ragazzi sono accolti in un luogo piacevole e attento alle esigenze di
ciascuno. Un’amicizia che nasce, soprattutto, tra i banchi di scuola, in alcuni
casi diventa importante per tutta la vita.
Un
particolare grazie: al nostro Parroco Don Ennio Lucantoni che ha sempre
condiviso, con grande affezione, tutta l’opera; a tutti i volontari che non
hanno mai badato al tempo e alla fatica donati; all’Amministrazione Comunale
che ha sempre stimato tutte le nostre iniziative.
Centro di accoglienza Dono di Maria
GRUPPO
“GIOVANI CATECHISTI”
Siamo
un gruppo di ragazzi che da 3 anni grazie alla fiducia e all'impegno di Don
Luca si riunisce frequentemente all'insegna della condivisione e dell'unione
fraterna, con il proposito di avvicinarci alla parola del Signore per camminare
nella fede e nella vita quotidiana, affrontando i vari problemi e le varie
difficoltà che ognuno di noi può attraversare nel corso della sua vita.
"Non possiamo sempre riuscire a dare una spiegazione a tutto e a capire
tutto quello che succede e forse alcuni fatti o avvenimenti ci scuotono, ci
fanno dubitare ed anche riflettere e ci spingono a chiederci" io dove
ripongo la mia fiducia? Qual è il posto in cui in seguito ad un avvenimento
bello o brutto della mia vita io mi sento custodito, mi sento protetto
nonostante tutto intorno a me sembra fragile ed insicuro? Trovare la risposta a
questo ci aiuta a vincere il male, attraverso l'unico bene ,il Sommo bene e ci
spinge a mostrare che abbiamo fiducia in Lui, magari trovando il tempo per
pregare per partecipare alla Messa ed imparare a conoscerLo leggendo il
vangelo''. Queste sono le parole con le quali don Luca ci ha accolto il primo
giorno in cui ci siamo riuniti ed è quello che abbiamo fatto in questi tre anni
e che continueremo a fare: conoscere Dio, conoscere noi stessi, condividere le
nostre paure e difficoltà con gli altri, parlare e confrontarci....crescere
insieme rispettandoci e lasciandoci guidare dal Signore. All'insegna di
ciò abbiamo iniziato da quest'anno ad essere partecipanti attivi delle messe
domenicali attraverso il servizio dei lettori che ha entusiasmato molti di noi.
Con la consapevolezza di essere guidati dalla presenza di Don Luca, che noi
consideriamo una guida salda al nostro fianco, un dono che ha permesso ai
giovani della parrocchia di non allontanarsi dalla Chiesa, per i prossimi anni
ci impegniamo a promuovere iniziative coinvolgenti all'insegna dell'amore
fraterno e della partecipazione cristiana. Perché come ci ha insegnato Madre
Teresa di Calcutta ''io sono solo una matita nelle mani del Signore".
IL SABATO
DELLE FAMIGLIE
Di Claudio, Isabella,
Giovanni, Carolina e gli amici della Pastorale Familiare
”… Non osi separare l’uomo ciò che
Dio ha congiunto…”, mi ha sempre impressionato questa formula che viene
letta durante il rito del Matrimonio, che non ho mai sentito come una minaccia;
“…non osi separare l’uomo…”, ma come una promessa; “…ciò che Dio ha
congiunto…”.
Tante e tante volte ho sentito ripetere
questa formula, ma ogni volta mi scuote una profonda commozione nel sentirla e
risentirla.
Una commozione carica della
consapevolezza, commossa e grata, ancora viva dopo tanti anni di matrimonio,
che la nostra promessa nel giorno del matrimonio, tanto appassionata e
desiderata, quanto delicata e fragile, non saremmo mai stati capaci di sostenerla
con le nostre sole forze. Così, nel corso degli anni, attraverso le mille
vicende che segnano la vita di tutti, vicende belle e brutte, gioiose e
dolorose, con doni e privazioni, quel “…ciò che Dio ha congiunto…” è
divenuto una compagnia che non ci ha mai abbandonato: la compagnia di Dio alla
nostra povera fragilità, che si è resa manifesta attraverso incontri,
occasioni, volti, parole, fatti, in cui la Sua misericordia ha abbracciato ed
ha sostenuto il nostro cammino.
Ed è bastato così tanto e così poco per
farne esperienza. E’ bastata la consapevolezza della nostra povera fragilità; sono
bastati occhi semplici per riconoscere la modalità con cui Dio ci è venuto
incontro; è bastata la disponibilità ad accogliere la modalità, a volte
misteriosa e anche incomprensibile, con cui Egli si è presentato ai nostri
occhi, ha abbracciato le nostre fatiche e ci ha costretti a rialzare lo
sguardo.
È così che l’impossibile quanto desiderata
fedeltà, l’impossibile quanto desiderata tenerezza, l’impossibile quanto
desiderata pazienza, gratitudine, attenzione, riconoscenza, accoglienza, l’impossibile
quanto desiderato amore sono diventati un cammino possibile nella misura in cui
in cui nel nostro rapporto si è introdotto uno sguardo diverso dell’uno verso
l’altro e una misura diversa, capace di non ridursi a schiacciare l’altro sui
suoi errori e limiti.
Quel “…ciò che Dio ha congiunto…”
ha introdotto una misura diversa nel rapporto, una misura più grande che
addirittura ha fatto diventare il limite dell’altro un’occasione di tenerezza
come ha fatto Gesù che di fronte alla debolezza dell’uomo l’ ha amata e gli si
è fatto compagno.
L’esperienza ed il cammino che abbiamo
fatto quest’ anno con gli incontri chiamati “Il Sabato delle Famiglie”, un
appuntamento mensile svolto nel salone della Chiesa di San Pietro, è stata una
di queste occasioni in cui la misericordia di Dio si è fatta esperienza
sensibile e possibile a quanti si sono resi disponibili ad accoglierla.
Lo spunto di riflessione per queste
serate è stato il formidabile capitolo IV dell'Esortazione Apostolica di Papa
Francesco "Amoris Laetitia". Il nostro impegno è stato quello di
proporre chiavi di lettura che abbracciassero tutta la realtà, scoprendo il
desiderio di buono e di bello, che muove ciascuno, la tensione ad un amore che
non censuri il concetto del "per sempre". Ci siamo così
impegnati e allo stesso tempo sorpresi nello scoprire che dalla musica al
cinema all'arte, anche nell'uomo contemporaneo, così come in quello di tutti i
tempi, la domanda di senso e di infinito è più che mai viva e urgente.
Tante famiglie si sono aiutate a
rintracciare dentro la propria esperienza, attraverso la testimonianza di vite
raccontate, di fatiche e di gioie vissute, di come hanno fatto esperienza di “…ciò
che Dio ha congiunto…”.
Un cammino che ancora desideriamo
continuare con tutti quanti avranno desiderio di percorre insieme con noi il
prossimo anno.
SPETTACOLO DI FINE ANNO SCUOLA DELL’INFANZIA PARITARIA
BAMBIN GESÙ
Non una semplice
recita, quello che i bambini della Scuola dell’Infanzia Paritaria Bambin Gesù
di Giulianova hanno preparato come spettacolo di fine anno è stato un vero e
proprio musical. Con l’attenzione, l’impegno e l’entusiasmo che solo i piccoli
sanno tirare fuori, tutti i bambini della scuola si sono cimentati in parti
recitate, canti e balli in un armonioso spettacolo ambientato nel fondo del
mare.
Seguendo il progetto
didattico-educativo “Un mondo nel mare” a cui la scuola si è ispirata per
l’intero anno scolastico, l’insegnante di musica Masci Katty, con la
collaborazione delle insegnanti e delle suore della scuola stessa, ha ideato e
messo in scena lo spettacolo “Pallina e gli amici del mare” tratto dall’omonima
storia.
“C’era una volta e
forse c’è ancora un mondo meraviglioso nel profondo del mare. Tra le acque del
vasto oceano, dove l’acqua è più azzurra e trasparente, abitava il popolo del
mare. Lì cresceva una vegetazione rigogliosa, vi guizzavano pesci di ogni
grandezza e colore, meduse e cavallucci marini… tutti sono allegri e guizzano
di là e di qua…”
Prendere spunto
dall’ambiente marino per conoscere realtà differenti, dove tutti, con le loro
caratteristiche e personalità possono convivere e con pesci dalla natura così
diversa possono condividere spazi serenamente e con allegria; infatti “Mister
Delfino” e “Sirenella” nuotano nel vasto mare, la stella marina comodamente
rimane negli abissi, ma anche il granchio, l’aragosta, tutti gli animali con
l’armatura e non per ultimo lo squalo bianco terrore di ogni mare trovano la
loro giusta collocazione nel mondo così grande che Dio ha messo loro a
disposizione.
Il messaggio è di
gioia, spensieratezza, vivacità, allegria e comunione fraterna…la scuola,
inserita nel contesto più ampio della comunità, mira a far crescere bimbi
sereni, attenti all’altro e alla vita in comune…
Dopo lo spettacolo
si è dato spazio ai bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia che
nella loro semplicità e dolcezza hanno concluso la prima tappa del loro
percorso scolastico.. Ad ognuno la scuola ha consegnato il “Primo Diploma” che
rappresenta un passaggio importante ed una maggior consapevolezza del mondo e della
realtà che li circonda, hanno sviluppato
competenze necessarie per proseguire il lungo cammino nella conoscenza e nella
scoperta del mondo; un mondo meraviglioso in cui bisogna stare bene insieme rispettando
e valorizzando l’individualità di ogni essere umano.
I CANTORI
DELLA STELLA
Le catechiste Teresa Torrieri e Mara
Gianforte
“Se non diventerete come bambini...” e i Cantori della stella, seguendo la
Tradizione, sono bambini che sanno rendere, senz'altro più degli altri,
testimonianza a Gesù che nasce, si fa uomo e vive in mezzo a noi, poiché il
loro cuore è puro e i loro pensieri sono pieni d'amore verso tutti, soprattutto
verso gli anziani e i malati, come dimostrano le loro preghiere che fanno
seguito a questa breve introduzione.
«…non esistono solo lacrime di tristezza, come ha
dimostrato una signora, che al nostro arrivo si è commossa ed abbiamo visto che
le sue erano lacrime di felicità» (Matilde).
«L'esperienza dei cantori della stella è stata per me
molto emozionante, perché ho capito che basta un piccolo gesto per sentirsi più
vicini a Gesù: basta, talvolta, portare un momento di gioia alle persone che si
sentono sole» (Edoardo).
«Aver partecipato, per la prima volta ai Cantori della
stella, mi ha aperto il cuore, facendomi sentire gioioso. Mi è piaciuto molto
portare il messaggio glorioso che è nato il Redentore».
«Caro Gesù, ti ringrazio di avermi fatto fare
l'esperienza dei Cantori della stella. Ti chiedo di rendermi sempre più capace
di portare sollievo alle persone che incontro, soprattutto a quelle malate nel
corpo e nell'anima».
«Signore, ti prego per tutti i ragazzi che
sono lontani da Te. Fa' che nel loro cuore si riaccenda il desiderio di Te».
E
mentre i bambini si preparavano a vivere (come abbiamo sentito dalle loro
preghiere) questa bellissima esperienza dei Cantori, è giunta loro la notizia
di una bimba appena nata, Arianna, che era in pericolo di vita. Subito si sono
attivati e nella loro semplicità e genuina spontaneità, hanno offerto a Gesù le
loro tenerissime preghiere:
«In questo giorno, in cui ti sei manifestato al mondo,
ti preghiamo per la guarigione di Arianna e siamo certi che Tu ci ascolterai.
Ti chiediamo che Arianna possa avere sempre Te come compagno di viaggio.
Proteggila».
E,
grazie a Dio, Arianna ce l’ha fatta: le cure hanno funzionato e lei è ritornata
a casa con i suoi genitori che, sentitamente commossi e riconoscenti, hanno
voluto ringraziare con un piccolo messaggio i Cantori: «Carissimi bambini, abbiamo letto la preghiera che avete scritto per la
nostra piccola Arianna e desideriamo ringraziarvi con tutto il cuore. Il buon
Dio ci ama tutti, uno per uno, ma sapete che ama i bambini in modo speciale. Ci
avete aiutato, con le vostre preghiere, ad avere fede e ad affidarci alla
volontà del Signore, mettendo Arianna nelle Sue mani. Le racconteremo, quando
sarà più grande, quanto è stata amata da tutti voi e conserveremo per lei la
vostra preghiera, che reciteremo insieme con gratitudine infinita. La mamma e
il papà di Arianna, insieme ai nonni».
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