venerdì 27 luglio 2018

IL SALUTO DEL VESCOVO


OMELIA DI S. E. MONS. LORENZO LEUZZI, VESCOVO DI TERAMO-ATRI, IN OCCASIONE DELL’INIZIO DEL SUO MINISTERO EPISCOPALE















Cari fratelli e sorelle […], con grande gioia mi rivolgo a voi chiedendo, fin da questo momento, quella comprensione e quell’affetto propri di chi partecipa agli avvenimenti della storia con gli occhi della fede e la semplicità dei piccoli. È stata finora l’esperienza della mia vita che, ne sono certo, voi potete e spero vorrete condividere: avere gli occhi della fede e la semplicità dei piccoli sono il segreto della vita. Oggi sono qui davanti a voi e in mezzo a voi vivendo con sincero stupore una nuova tappa della mia esistenza che, come le altre, non avrei mai pensato di percorrere. Dopo aver accolto con gioia e affetto filiale la fiducia di Papa Francesco verso la mia persona, ho già sperimentato, incontrando molti di voi, la genuinità e la robustezza della vita di fede e dell’impegno apostolico delle vostre comunità parrocchiali e realtà ecclesiali. Con tutti ho condiviso la gioia di ripartire per scrivere una nuova tappa della storia antica e feconda della nostra Chiesa. Questa vostra testimonianza è stata per me motivo di tanta consolazione! […]
Vorrei condividere con voi l’invocazione del beato Paolo VI, […], che tante volte, prima di addormentarmi, ho riascoltato: “Signore, tu non hai esaudito la nostra supplica” (Roma 13 maggio 1978). È un’invocazione che ci ricorda che ogni discepolo è chiamato a coniugare quotidianamente, nel suo impegno di costruzione della Chiesa e della società, la certezza della fede e la novità, talvolta imprevedibile, del cammino reale e storico che il Signore ci suggerisce di percorrere. Di fronte alle difficoltà impreviste e, talvolta, drammatiche, […], possiamo restare delusi o sentirci abbandonati. È il momento, invece, in cui siamo invitati a verificare e a superare le nostre preoccupazioni e a ripartire con sano realismo. Di fronte a noi c’è la grande illusione dell’uomo contemporaneo, forse anche della stessa comunità cristiana, preoccupato di raggiungere il successo immediato, talvolta a qualunque prezzo. Voler vedere Dio senza lasciarsi trasformare il cuore e la mente da Lui è la grande tentazione di tutti, anche dei battezzati! Oggi, insieme, vogliamo accogliere l’incertezza e il disorientamento dell’uomo contemporaneo riscoprendo e testimoniando che la chiamata del Maestro non è quella della sequela di un fondatore sia pure di una religione di alto valore religioso o sociale (CF. Francesco, Messaggio per la Giornata Mondiale Missionaria 2017). È la chiamata che ciascuno di noi ha desiderato da sempre fin dal giorno della sua nascita nel tempo. […]
Ma la vera gioia si consoliderà nella nostra vita se insieme decideremo di amare e seguire il Maestro. Lui, il Risorto, attende la nostra generosa risposta! Sarà Lui a donare a tutti noi la capacità di vedere i nostri fratelli e sorelle con i Suoi occhi, perché solo i Suoi occhi sono capaci di aprire i nostri orizzonti, quelli di un amore che promuove e non strumentalizza. […] Affidiamo a Maria e all’intercessione dei Santi patroni, San Berardo e Santa Reparata, e del compatrono, S. Gabriele dell’Addolorata, il nostro cammino di discepoli del Risorto che desiderano vedere la storia con i Suoi occhi. Così sia!

X Lorenzo Leuzzi
Vescovo di Teramo-Atri

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