Notizie dal mare - di Francesco Marcozzi - MUCILLAGINE... UN DANNO PER I PESCATORI

Ci mancava il ritorno della mucillagine per angustiare ulteriormente i pescatori abruzzesi e giuliesi in particolare che vanno in mare anche con le imbarcazioni della Piccola Pesca e delle vongolare. Quella della mucillagine è un fenomeno che ha interessato tutto l'Adriatico, colpendo oltre misura la piccola marineria abruzzese e le attività turistico-balneari. Coldiretti Impresa Pesca è intervenuta sul problema chiedendo lo Stato di emergenza per sostenere i pescatori abruzzesi in difficoltà. Situata sia in superficie che sul fondo del mare, la mucillagine sta impedendo di fatto l'attività delle imbarcazioni e provoca non poca preoccupazione e malumore perché con l'allarme la produzione di pescato è diminuita, sono aumentati i consumi di carburante e i costi di gestione e sta venendo a mancare una “riserva” importante alla vigilia del fermo pesca che dal 16 agosto bloccherà per 45 giorni i pescherecci. E, come noto, non è stato mai questo il periodo migliore per il nostro tratto di mare in quanto non c'è la riproduzione ma siamo stati sempre penalizzati in tal senso. E la categoria si trova ancora ad affrontare una situazione molto preoccupante che va ulteriormente ad aggravare la condizione di crisi già fortemente provata dall'andamento del costo del gasolio e dalle nuove linee di indirizzo della Commissione Ue che puntano allo stop della pesca a strascico e alla rottamazione dei pescherecci. Ma non ci sono solo notizie negative. L'università di Camerino, con il professor Alberto Felici, per conto del Flag Costa Blu, ha realizzato nell'ambito del Progetto per il “Potenziamento della capacità promozionali delle Imprese ittiche”, nel territorio della Provincia di Teramo e in particolare nell'area di competenza del Porto di Giulianova alcuni significativi cortometraggi. I filmati raccontano della Piccola pesca costiera, degli allevamenti di Cozze e Ostriche, della pesca della vongola e infine delle attività all'interno del porto, che è anche alle prese con il problema dell'insabbiamento. L'interesse su questo progetto ha catturato addirittura l'attenzione dell'Onu. In una recente visita nella sede dell'Ente Porto e del Mercato Ittico Fabio Graziosi, Responsabile per l'Italia del Desk italiano Onu con sede a Bruxelles, si è potuto apprezzare come lo sviluppo delle nostre imprese di Pesca avviene nel pieno rispetto della sostenibilità. Nell'ambito dei 17 punti in cui si articola l'Obiettivo per lo sviluppo sostenibile dell'ONU, l'Obiettivo 14 persegue infatti l'intento di “Conservare e utilizzare in modo sostenibile gli oceani, i mari e le risorse marine e su questo Giulianova è all'avanguardia. E grandi novità si prospettano anche sullo scalo giuliese. Nel frattempo è stato approvato il Piano regolatore portuale che permette davvero di procedere ad una rivoluzione del porto e segnatamente della banchina di riva. L'azienda che fa capo ad Orazio Pilotti, dopo aver gestito il locale che si affaccia sulla spiaggia sud,“La Playa”, e attivato un cantiere navale, ora punta a ben altro: la nascita del primo ristorante sulla scalo con annesso B&B. Tutto questo verrebbe realizzato nei locali di sua proprietà e che si affacciano sulla banchina di riva. Attualmente in quella zona il porto può contare soltanto su un bar mentre sul molo nord c'è un'attività di ristorazione. Qui si vogliono fare le cose in grande soprattutto anche con la possibilità di dormire in quei locali, se non si vuole farlo in barca, tenuto conto che il porto turistico è in grado di ospitare ben 300 imbarcazioni e ci vorrebbero altri stalli mentre alcuni posti si lasciano per diportisti di passaggio, i quali sarebbero più invogliati alla luce di queste novità. Ma una grossa novità troverebbe posto in un altro cantiere navale e qui siamo in pratica vicini alla costruzione di un grande supermercato in grado di fungere da cerniera tra il porto e la città e che si affaccerebbe anche sul lungomare Spalato. Non solo ma, sempre ala luce del Piano regolatore portuale, potrebbe essere spostato sul molo nord, in prossimità della “curva” la sede del mercato ittico, dando così la possibilità all'edificio di risulta di diveni- re sede di servii per la portualità e la nautica in particolare, in quanto il futuro è questo tenuto conto dell’esiguità sempre più marcata di pescherecci.





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