In movimento - di Eliana e Marco Palareti - DAMMI UN CUORE CHE ASCOLTA CAMPO ADULTI - AZIONE CATTOLICA

Anche quest'anno dal 5 al 7 luglio si è svolto il campo diocesano adulti di Azione Cattolica, dalla formula innovativa itinerante/ stanziale. Il cammino ha avuto inizio a Cascia con la visita guidata al Monastero, dove un gioviale frate ha illustrato i tratti salienti della vita di Santa Rita. Nel pomeriggio, sotto la guida del priore, abbiamo percorso, attraverso sale tematiche, un itinerario penitenziale conclusosi con le confessioni individuali. Infine, siamo arrivati a Foligno presso “'l'Oasi di San Francesco “dove abbiamo alloggiato. Il giorno seguente ci siamo addentrati nella tematica del campo “Dammi un cuore che ascolta” attraverso gli interventi di alcuni valenti relatori Don Antonio Allegritti, responsabile della pastorale giovanile della Diocesi di Avezzano, ha approfondito la radice biblica del tema partendo dalla richiesta
di Salomone a Dio “donami un cuore che ascolta” (1 Re3, 1-28). Cuore, in ebraico, ha un significato più ampio; indica l'integralità della persona, la sede della saggezza, della forza, della tenerezza. Gli stessi Comandamenti iniziano con “Shemà Israel” ”Ascolta Israele”( Dt 6,4ss) per sottolineare come la fede nasca dall'ascolto. Se ascoltiamo con il cuore arriviamo a desiderare ciò che Dio desidera; dobbiamo coltivare l'interiorità, come ci rammenta Sant' Agostino ” nell'uomo interiore abita la Verità” , ascoltare la
voce di Dio in noi stessi ( il nostro Grillo parlante, la coscienza). In fondo è proprio vero che, come ha affermato Don Antonio, “quando ascolti puoi imparare qualcosa di nuovo mentre quando parli ripeti cose che già sai”. La Dottoressa Italia Calabrese psicoterapeuta, ha introdotto il suo intervento laboratoriale con una proposta, a dir poco provocatoria, invitandoci ad indossare le scarpe del vicino e a riferirne sensazioni e pensieri. Abbiamo così compreso quanto sia difficile ma altrettanto necessario mettersi nei “panni dell'altro“ se si vuole davvero ascoltare; ci ha poi fornito alcune regole dell'ascolto attivo: 
1) non aver fretta di concludere una conversazione; 
2) isolare il proprio punto di vista; 
3) partire dal presupposto che l'altro ha ragione; 
4) riconoscere la propria parte emotiva; 
5) essere esploratori; 
6) accogliere i paradossi; 
7) utilizzare l'ironia.


Infine il Dott. Eugenio Lampacrescia, pedagogista della relazione e della comunicazione, ha trattato il tema. “Parlare con il cuore secondo verità nella carità”. L'affermazione “Comunicazione è relazione” è stata declinata in cinque assiomi:
1) È impossibile non comunicare
2) Ogni comunicazione ha un aspetto contenutistico ed uno relazionale
3) In ogni comunicazione c'è sempre qualcosa più importante del resto, che dà senso al tutto
4) Esistono vari canali comunicativi: verbale, non verbale, paraverbale (tono di voce)
5) La comunicazione può essere simmetrica o complementare, a seconda che sia basata sull'uguaglianza o sulla differenza.

Il relatore ci ha successivamente consegnato cinque storie ispirate a tali assiomi, invitandoci a sottolineare le frasi più evocative per noi e condividerle
Ha concluso, quindi, con alcuni passi del Nuovo Testamento (Gv 18,33-38; Gv 14,6-14; 1 Cor 13 ; Rm12,1-21) e del Magistero “Evangelii Gaudium” nn. 41-61-232, lasciandoci con Aristotele “ solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza la necessità di accettarlo“.
Un campo, come avrete potuto cogliere, molto ricco, impreziosito dalle visite notturne a Foligno e Spello e da quella pomeridiana di Rasiglia, uno dei borghi più belli d'Italia.






Commenti