In movimento - SULLE ORME DI SAN FRANCESCO E DI SAN PIO

O Padre,
che ci hai scelti e chiamati per essere nel popolo di Dio,
“vivai di fede e focolai d'amore”,
noi ci impegniamo, qui davanti alla nostra comunità,
ad essere ministri della preghiera e del servizio ai sofferenti;
a rinunciare con impegno serio al peccato;
a crescere nelle virtù, soprattutto all'interno delle nostre famiglie;
a condividere il nostro cammino in questo Gruppo di Preghiera,
Promettiamo fedeltà al papa, ai nostri pastori e agli insegnamenti che assumiamo nel
cammino comune con i fratelli e le sorelle del nostro Gruppo.
Sulle orme di San Francesco d'Assisi, scegliamo di vivere l'accoglienza dei bisognosi,
la solidarietà con i poveri e l'amore per il creato.
Vergine Maria, tu che hai guidato il cammino di San Pio da Pietrelcina, accogli i
nostri santi desideri ad accompagnarci nel nostro cammino verso la santità.
Amen


Quest'anno vogliamo parlarvi del “perché” del nostro gruppo. L'origine dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio risale al 1942, quando, con lo scoppio del la Seconda Guerra Mondiale, Papa Pio XII chiese di pregare per la pace, per l'unità e per la salvezza del mondo. Padre Pio mise in aatto questo desiderio del pontefice
chiamando attorno a sé i suoi figli spirituali e tutti i fedeli che ogni giorno accorrevano a San Giovanni Rotondo. Il suo esempio venne segui to in moltissimi paesi italiani ed europei. I Gruppi di Preghiera di Padre Pio, riconosciuti grazie ad uno Statuto approvato dalla Santa Sede ed entrato in vigore il 5 maggio 1986, sono “vivai di fede, focolai d'amore, nei quali Cristo stesso è presente ogni volta che si riuniscono per la preghiera e l'agape fraterna sotto la guida dei loro Pastori e Direttori spirituali”. Nei Gruppi, quando i miei figli si riuniranno nella preghiera, sarà Gesù in mezzo a loro; ci sarà anche la Madre di Gesù; sarò
presente anch'io in spirito e unito in preghiera. Ricordate che la preghiera comunitaria è un'arma potente nelle mani della Chiesa e dei fedeli. Padre Pio nella sua immensa devozione mariana, definiva la corona del Rosario “l'arma”, infatti era solito dire che, attraverso la recita del santo Rosario la Madonna non gli aveva mai negato una grazia. Il Rosario è la chiave del Paradiso!
C'è un aneddoto che si legge a volte neilibri che parlano di S. Pio da Pietrelcina e che si riferiscono alla corona come arma, ed è il seguente, che riporto così come lo ricordo. Una sera P. Pio rivolgendosi al confratello che lo aiutava a mettersi a letto gli disse: “Guagliò, prima di andare, pigliami l'arma”, meravigliato il confratello, che non sapeva a cosa si riferisse, glielo fece presente: “Quale arma le devo prendere?”, “quella che sta nella tasca dell'abito” rispose P. Pio. Il frate, anche se titubante, dato che forse pensava anche ad uno scherzo, pose la mano nella tasca dell'abito e disse “P. Pio, ma qui non c'è nessuna arma”, e P. Pio rispose “E ché, non è un'arma quella?”. Il frate finalmente capì che il padre si riferiva al Santo Rosario e restò senz'altro edificato e sereno. Tutti i figli e le figlie spirituali di Padre Pio sanno che egli ci teneva alla loro Messa e Comunione quotidiana “come alla pupilla dei suoi occhi” e che in caso di rilassamento, anche da lontano, sapeva richiamarli all'ordine. Ringraziamo don Luca per la sua guida e per la sua presenza.





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