I CANTORI
DELLA STELLA
Le catechiste Alida, Giovanna e Teresa
I bambini della nostra comunità parrocchiale,vestiti
da pastori o magi,come in un presepe vivente, anche quest’anno sono stati
pellegrini a piccoli gruppi nelle case,preceduti dalla stella,per portare un
messaggio natalizio di pace e serenità. Il loro viaggio si è concluso il giorno
dell’Epifania,il 6 gennaio, e, passando di casa in casa, hanno cantato melodie
natalizie,chiedendo in cambio dolcetti e un’offerta,che poi viene destinata
all’infanzia missionaria. Questo gesto,comunque ha richiesto una lunga
preparazione soprattutto per la preparazione dei canti,ma i bambini hanno
risposto con grande interesse e gioia,nella consapevolezza che non si trattava
di un rito, ma di una missione vera e propria. Puntuali ai vari incontri e con
un cuore grande,come solo i bambini sanno avere,hanno imparato i canti e poi
hanno reso felici gli amici grandi e
piccoli che hanno incontrato. Spesso le persone anziane sono state tanto
contente da avere le lacrime agli occhi per la commozione, ma soprattutto
perché consapevoli che quei bambini sono prediletti da Gesù e i loro canti
ovvero le loro preghiere vengono sicuramente ascoltate dal Signore.
L’esperienza dei “Cantori della stella” comunque è
importante soprattutto per i bambini,poiché per essi è un momento magico e di
crescita,come si evince dalle loro
testimonianze:
”Tante volte ho cantato nel periodo di Natale,nelle
recite della scuola e nei cori,ma,questa volta mi sono accorto che cantavo in
maniera diversa. Cantavo per portare gioia alle persone sole in casa e per
portare la notizia della nascita di Gesù alle persone indaffarate nei negozi e
la corona,che avevo in testa mi faceva sentire un Re,ma ricco d’amore. Le mamme
erano preoccupate per il freddo invece noi sentivamo tanto caldo per
l’entusiasmo di stare insieme e per il calore che avevamo nel cuore”.
E’stato bello cantare con gli altri bambini. Il primo
giorno siamo entrati in un forno. La fornaia ci ha chiesto se volevamo un
dolcetto o i soldi e noi in coro abbiamo risposto “il dolcetto”, ma la
catechista ha detto che era meglio accettare i soldi. Io all’inizio ci sono
rimasta male, poi ho pensato che di dolci ne avevo mangiati abbastanza mentre i
soldi possono servire ai bambini che di torrone non ne hanno avuto neanche un
pezzettino”.
Tutti i bambini hanno testimoniato di aver capito profondamente il gesto che hanno compiuto e che l’amore per Gesù fa superare le difficoltà e soprattutto l’egoismo dell’uomo.
TESTIMONIANZA DEI GENITORI DI UN MINISTRANTE
di Andrea
e Loredana
“In verità vi dico:
se non vi convertirete e non diventerete come bambini, non entrerete nel regno
dei cieli. Perciò chiunque diventerà come questo bambino sarà il più grande nel
regno dei cieli”.
Ci ha sempre colpito
questo brano del Vangelo di Matteo e, grazie all’esperienza che viviamo come
genitori di una ministrante, abbiamo avuto la possibilità di approfondirne il
giudizio e sperimentarne la verità.
Le ragioni che hanno
spinto nostra figlia Francesca a chiederci di iniziare il percorso da ministrante
alcuni anni fa sono state da subito molto chiare e decise.
Innanzitutto la sua
grande amicizia con Don Ennio che le faceva desiderare di stare con lui
sull’altare. Francesca un giorno ci ha confidato, in modo spontaneo e del tutto inaspettato, la gioia dell’essersi
sentita amata da Gesù attraverso l’abbraccio accogliente e paterno di Don
Ennio: il suo sguardo amorevole ha come acceso in lei il desiderio di servire
Gesù insieme agli altri bambini durante la S. Messa e noi genitori non abbiamo
fatto altro che assecondare questa volontà assistendo e partecipando alla
bellezza di questa esperienza che genera cambiamenti in tutti coloro che la
vivono.
Emergono infatti con
grande stupore (perché magari in altri ambiti della vita non è così) la serietà
e la determinazione nel rispetto per l’appuntamento del sabato pomeriggio, con
il gruppo dei ministranti, e della domenica alla S. Messa anche quando gli
impegni famigliari propendono per orari diversi da quelli assegnati.
L’affezione a Franco che cura e guida questo gruppo di ragazzi con infinita
disponibilità e passione. La dedizione al servizio, che pur nelle incertezze
dei più piccoli, fa ugualmente trasparire l’amore e la contentezza nel
partecipare al gesto della S. Messa. Inoltre è stato evidente per noi che la
risposta all’iniziativa di Gesù attraverso Don Ennio, in nostra figlia
Francesca è continuata nell’amicizia con Don Luca.
L’adesione chiara e
gioiosa dei ministranti con la baldanza della loro giovane età obbliga noi adulti ad avere uno sguardo diverso
nel modo di trattare e affrontare la vita di tutti i giorni con un po’ più
chiaro il richiamo che Cristo ci fa:
“Se non vi
convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei
cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo
come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli”
LA
FELICITÀ È L’AMICIZIA CHE CI LEGA
Circolino
Parsifal
La felicità? Questa è la sfida!
Noi stiamo insieme, siamo amici,
perché cerchiamo la felicità.
L’esperienza dei Cavalieri di Parsifal
non si spiega, non si tengono lezioni su cosa sia e come funzioni, l’esperienza
dei Cavalieri si vive, è un’amicizia che porta con sé la felicità e che ci
aiuta a cercarla sempre, anche quando il senso di impotenza e di solitudine
profonda, ci attanaglia il cuore.
Proprio un anno fa eravamo in vacanza
ad Arabba quando il nostro amico più grande, il nostro amico di sempre, Don
Ennio Lucantoni, è tornato alla casa del Padre…quanto dolore, quanta impotenza.
Allora, cosa regge l’urto del tempo e
degli eventi?
Abbiamo sperimentato lo stesso
smarrimento che provarono gli apostoli quando Cristo salì al cielo e, come
loro, subito dopo, ci siamo stretti gli uni agli altri, ci siamo legati più
profondamente.
La comunione in Cristo è diventata
essenziale alla vita stessa di ognuno.
Sei nella tempesta, irrompono le onde,
ma vicino hai una voce che ti ricorda la ragione, che ti richiama a non
lasciarti portare via dalle ondate, a non cedere.
La compagnia dei Cavalieri ci dice:
“Guarda che dopo splende il sole, sei dentro l’onda, ma poi sbuchi fuori e c’è
il sole”.
Soprattutto ci dice: “GUARDA” ed è per
questo che è una grande sorgente di amicizia che ha lo scopo di aiutarci a
camminare verso il Destino.
In questo anno sono state tante le
occasioni per andare a fondo di questa esperienza di fede: il gesto della Promessa
vissuta ad Assisi, con il quale, insieme agli amici Cavalieri di Abruzzo e
Molise, ci siamo affidati a San Francesco perché ci sostenga nella fedeltà a
Gesù dentro la compagnia incontrata.
Poi ancora l’esperienza del teatro, i
gesti di solidarietà, la Via Crucis a S. Giovanni in Venere, la visione dei
Films e le cene condivise in Parrocchia.
Infine il tanto atteso appuntamento
estivo: la vacanza in montagna.
PREGHIERA DEL CAVALIERE
CONSACRAZIONE A CRISTO,
RE DELL'UNIVERSO
Gesù, mio Signore e mio re,
che ti sei degnato di versare il tuo
sangue per la mia salvezza,
guida i miei passi verso di te
che sei la via, la verità e la vita.
Dammi un'intelligenza assetata di verità,
un braccio forte per difenderla,
un cuore coraggioso per testimoniarla.
Offro a te tutto me stesso,
lo studio ed il gioco, il lavoro e il silenzio, il pianto e la gioia,
seguendo la compagnia che tu mi hai
dato come segno della tua presenza,
perché la mia vita si compia
e il mondo ti riconosca.
Maria, regina dei santi,
sostieni la mia preghiera.
Amen
I
“GIOVANI CATECHISTI”
di
don Luca Torresi
Quando sono giunto in questa
parrocchia, una delle prime esperienze con le quali don Ennio mi ha fatto
iniziare il mio ministero sacerdotale è stata quella di affidarmi alcuni
giovani che, terminata la cresima, avevano voglia di ricambiare ciò che avevano
ricevuto. In un mondo in cui primeggia l’individualismo e la ricerca del
proprio tornaconto mi colpì che questi giovani avessero risposto alla sfida
della modernità con la loro presenza e con l'andare incontro agli altri.
Fu così che è nato il cammino dei
“giovani catechisti” un percorso, mi sento di dire, “personalizzato” nel quale da
una parte c’era la proposta di rinsaldare e migliorare i fondamenti della fede e
dall’altra la voglia di far maturare quei piccoli semi che il Signore mi aveva
messo nelle mani.
Nel corso di questi quattro anni,
i nostri incontri sono stati “unici”. Perdonatemi, ma non trovo un termine
migliore per descrivere la varietà del nostro percorso. Ci sono stati momenti
di crescita spirituale attraverso la lettura della Bibbia, la meditazione di
alcuni brani significativi col metodo della lectio divina, la riflessione
personale o di gruppo, la preghiera silenziosa e l’adorazione eucaristica. Ma
non abbiamo fatto solo questo, altrimenti questi giovani volenterosi sarebbero
scappati dopo un paio di mesi. Bellissime, ad esempio, sono state le “serate
cinema” nelle quali, aiutati da vari film, abbiamo affrontato insieme i
problemi degli adolescenti, non facendo discorsi in generale, ma spingendo ognuno
a confrontarsi con gli altri sul medesimo problema. Sono stati momenti unici,
belli, irripetibili in cui lo scoprire che ognuno, nella sua diversità ed
originalità, si trova ad affrontare le stesse incertezze e gli stessi problemi,
gli ha aperto un mondo facendoli uscire dal guscio per condividere,
confrontarsi ed aiutarsi reciprocamente, soprattutto, non sentendosi più soli e
ai margini. Più o meno, alla fine di questi incontri, i ragazzi si dicevano
stupiti: «Non sono l’unico che vive queste difficoltà!».
E così questi quattro anni sono
volati via velocemente e tra un po’, alla fine dell’estate, ognuno di questi
ragazzi, sarà un piccolo ometto o una piccola donna che porterà la sua
esperienza in un altro posto, in un’altra parrocchia, arricchendo col suo
piccolo bagaglio chi incontrerà e, attraverso nuove esperienze e cammini,
continuerà a crescere, per diventare sempre migliore, sempre più santo.
Grazie ragazzi per tutto il bello che abbiamo vissuto
in questi anni. Buon cammino.
PASTORALE FAMILIARE
Cos’è la vita se non un incontro? Cos’è un incontro se
non un’esperienza che ci lascia nel cuore qualcosa di buono, testimonianza
della presenza del Mistero in ogni situazione della vita?
Così è stata la preparazione al matrimonio che si è svolta
nella nostra parrocchia. Il percorso che si è dipanato tra diversi appuntamenti,
relatori ed esperienze, ha catturato i cuori delle coppie in procinto di
sposarsi e quelli delle famiglie che li hanno accompagnati in questo cammino.
La parola va a loro, alle coppie che hanno frequentato il
corso, testimonianza più vera e più sincera che possiamo donare al lettore e a
chi ha in animo di decidersi per il matrimonio cristiano.
“Il corso
prematrimoniale è stata un'esperienza inaspettata per la sua bellezza; abbiamo
conosciuto tanti ragazzi simpatici ed abbiamo vissuto giornate intense come
quella al Santuario di Loreto. In cuor nostro abbiamo ricevuto insegnamenti
nati dal confronto con persone molto
sensibili e siamo certi che ne faremo tesoro”
Marco e Alessandra
“Il percorso di
preparazione che ci ha portato ad unirci in matrimonio è stato ricco di
emozioni ed esperienze intense, prima fra tutte il ritiro a Loreto, nonché di
nuove amicizie. Ogni parola e ogni riflessione sono state occasione di crescita
e condivisione. Abbiamo avuto la possibilità di comprendere l'importanza del
Sacramento che abbiamo ricevuto e quanto questo prenda forza e vita dal nostro
reciproco amore e dall'affidarci con fede ad un Amore più grande che, come
sigillo si pone su di noi. Amore che come fiamma viva alimenta la nostra
unione, la renderà feconda e santa e ci sarà di aiuto nei momenti di stanchezza
e di fatica. Ringraziamo la pazienza e il sostegno delle coppie e di Don Luca
che ci hanno accompagnato e che, ne siamo certi, continueranno a sostenerci.”
Marco e Federica
“Il corso
prematrimoniale per noi è stata prima di tutto una sorpresa, essendo nuovi
membri della Parrocchia l'accoglienza è stata magnifica, amichevole e gentile.
Abbiamo conosciuto delle persone uniche, che ci hanno accompagnato e aiutato a
riflettere. Ci siamo anche divertiti in molti momenti.
Poco a poco le
coppie sposate da tempo, con la loro simpatia e con il loro entusiasmo, ci
hanno portato ad aprirci, raccontarci, sia come singolo che come coppia, a confrontarci
senza paura del giudizio altrui e ad analizzare la nostra coppia e le nostre
scelte. Don Luca è stato un punto di riferimento e una guida fondamentale e ci
ha trasmesso l'importanza del Sacramento e del rispetto dell'altro nella coppia
e questo ci ha anche portato a pensare diversamente alcuni aspetti della vita
di coppia, a metterci in discussione e a riflettere. Gli esperti che abbiamo
incontrato hanno offerto sempre degli spunti interessanti su cui interrogarsi e
degli insegnamenti da fare propri. Vorremmo ringraziare chi ci ha preso per
mano in questo cammino sperando di
continuare a crescere con loro e che la nostra coppia sia sempre guidata dal
Signore.”
Davide e Laura
“La nostra
esperienza del percorso prematrimoniale ha smentito i pregiudizi secondo cui
sarebbe stata una cosa noiosa e inutile. È stato bello confrontarsi con
altri fidanzati per riflettere insieme sul valore della coppia e condividere le
esperienze, accompagnati da Don Luca e dalla presenza di coppie sposate da
anni, che, con l’esempio della loro vita coniugale, ci hanno dato tanti spunti
per spronarci a riflettere anche con degli aneddoti personali di vita
quotidiana.
Il corso è stato,
inoltre, arricchito dalla presenza di alcune figure
professionali: incontri piacevoli ma anche essenziali perché hanno
rivelato argomenti di cui non conoscevamo tutti i dettagli e ci hanno anche
fatto riflettere su argomenti sui quali molto spesso si sorvola.
Il percorso si è
concluso poi con un ritiro spirituale a Loreto, in cui ci siamo raccolti in
preghiera con il nostro Vescovo.
Il valore aggiunto
è stato quello di non essere stato semplicemente un corso per fidanzati, ma
l’opportunità di riflettere sulla coppia e sul percorso da fare insieme. Noi
siamo stati felici di aver vissuto questa esperienza perché si è rivelata
alquanto formativa; inoltre, ogni membro della coppia ha un diverso bagaglio di
esperienze e dagli interventi che sono stati fatti, ognuno ha cercato di trarre
il meglio.”
Flavio e Giorgia
“Il corso
prematrimoniale si è rivelato per noi un reale percorso di ricchezza
spirituale. Abbiamo avuto modo di confrontarci con altre coppie ed anche con
gli esperti. I diversi argomenti trattati ci hanno aiutato a riflettere
profondamente su Dio e sulla Sua presenza che ci accompagna costantemente in
qualsiasi momento della giornata. La trasformazione nel matrimonio e la
realizzazione di una coppia presentano senza dubbio dei momenti impegnativi ma
con l’aiuto di Dio, con il suo amore, siamo riusciti ad individuarne i concetti
più profondi e le diverse soluzioni, che non derivano altro se non dall’amore
stesso. Abbiamo capito che il motore di una famiglia è il dare e non il
ricevere! In tutto ciò l'accompagnamento spirituale è senza dubbio una costante
importante che si rivela essenziale nel cercare di seguire l'esempio di Dio nella
Sua Chiesa. Ringraziamo dunque per gli insegnamenti ricevuti e per la splendida
esperienza svolta.”
Mirko e Silvia.
“È molto più
facile ricevere che donare. Sembra strano, ma anche scrivere un pensiero sembra
difficile. Difficile è stata anche la decisione di partecipare al corso, il
pensiero di essere presenti ogni settimana... ma dopo i primi incontri tutto è
apparso più semplice: capire che non eravamo l'unica coppia ad avere delle difficoltà,
che qualcuno prima di noi, e come noi, si era già messo alla prova e, grazie ad
un Aiuto più grande, aveva smussato gli spigoli ed aveva trovato nuove
soluzioni, ci ha permesso di guardare
oltre e di affidarci. Grazie!”
Luciano e Katiuscia
Ci sarebbero
tantissime cose da dire... in realtà all'inizio anche noi eravamo molto
scettici sul corso, ma già dopo il primo incontro, tornando a casa, era come se
ci amassimo un po' di più... ci sentivamo VICINI, sereni e capaci di affrontare
qualunque cosa. Non so come spiegarlo, ma era come se ci sentissimo un po' meno
soli nell'affrontare i tanti ostacoli che la vita ti pone davanti. È stata davvero
una bellissima esperienza. Grazie di vero cuore a tutti voi.
Sara e Daniele
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