sabato 5 agosto 2023

Riflessione del Parroco Don Luca Torresi

MARIA SI ALZÓ E ANDÓ IN FRETTA ( LC 1,39 )

Carissimi, quest’anno vivremo una bella contemporaneità: la nostra festa inizierà quando la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) finirà. Perché è così significativa questa coincidenza? La GMG non è soltanto l’incontro dei giovani provenienti da tutto il mondo con il Papa, ma anche espressione della Chiesa universale e momento intenso di evangelizzazione per il mondo giovanileperché apre le sue porte a tutti, e non importa quanto vicini o lontani essi siano dalla Chiesa.

Mi colpiva il tema scelto: «Maria si alzò e andò in fretta» (Lc 1,39), che non è solo un messaggio per i giovani ma per tutti. Ad un’umanità provata dalle ferite della pandemia, minacciata dal dramma della guerra, incerta e spaventata dai cambiamenti climatici, carica di preoccupazioni e timori per la grave crisi economica, viene proposto lo stile della Madre del Signore che ci invita non solo ad alzarci ma a metterci in movimento sulla via della prossimità e dell’incontro dell’altro.Dice il Papa: “Maria è esempio di giovane che non perde tempo a cercare l’attenzione o il consenso degli altri – come accade quando dipendiamo dai “mi piace” sui social media –, ma si muove per cercare la connessione più genuina, quella che viene dall’incontro, dalla condivisione, dall’amore e dal servizio.

In un mondo famelico di averi, di ricchezze, di dominio, di potere, di gloria, in cui dominano ambizione sfrenata, egoismo, ingiustizia, corruzione e violenza, invece di lasciarci paralizzare siamo chiamati a “risorgere”, a “risvegliarci alla vita”, mettendoci in cammino, al servizio, in fretta,verso l’alto e verso l’altro, portando a tutti lo stesso regalo che Maria fa all’anziana parente: Gesù. È Lui la risposta di Dio di fronte alle sfide dell’umanità in ogni tempo.

Chiamati in causa da queste parole «Maria si alzò e andò in fretta», ispirati dalla risposta pronta di Maria alla grazia dello Spirito Santo, possiamo accogliere questo tempo difficile che stiamo attraversando come un periodo prezioso, bello da vivere, purché affrontato con l’atteggiamento giusto: quello di chi è disposto a lasciarsi sorprendere e attrarre da Dio. A chi propone solo incertezza e paura, queste parole parlano di un futuro che passa da una comunità cristiana radicata nell’essenziale e fondata su uno stile che sappia interpretare le domande di vita e di serenità delle persone di oggi, mentre testimonia dentro lo scorrere della esistenza di tutti la bellezza e l’originalità del Vangelo.

Queste parole possono risuonare accattivanti, come uno slogan pubblicitario che le aziende usano per convincere le persone ad acquistare i loro prodotti o servizi. In realtà, carissimi, vorrei solo invitarvi a riscoprire una realtà che sempre di più è trascurata e di cui non si coglie né la bellezza né la ricchezza: la vostra comunità ecclesiale, o, più semplicemente, la vostra Parrocchia. 

Fondamentale è il senso di appartenenza che ciascuno di noi dovrebbe esprime attraverso la condivisione del cammino nella parrocchia a cui appartiene. Perché la parrocchia non è solamente un ente ecclesiastico civilmente riconosciuto o una struttura per fini di religione o l’edificio dove celebrare riti religiosi (tutte definizioni che da il diritto canonico) ma, per dirla in modo semplice, è il luogo senza il quale nessuno diventa o rimane cristiano: solo grazie alla Chiesa, attraverso i Sacramenti, l’uomo è rigenerato alla vita nuova di figlio di Dio (Battesimo), riceve il nutrimento per crescere (Eucarestia) e la linfa che lo fa vivere (Cresima), ha l’abilitazione per vivere l’amore di coppia (Matrimonio) o accetta di curare le sue debolezze ed essere liberato dal male (Confessione).In una società sempre più povera di valori e di senso, riarsa di sete di infinito, la parrocchia è come la fontana del villaggio a cui si attinge l'acqua per vivere.

Non è, dunque, possibile vivere la vita cristiana, senza un continuo riferimento alla propria comunità parrocchiale, non solo per ricevere, ma soprattutto per imparare a donare: perché questa è la vita del cristiano, avendo come modello Maria, farsi sempre di più simile a Cristo, desideroso di servire Dio e i fratelli nella carità.

Concludo con una proposta: vi invito a leggere questo libretto come un viaggio alla scoperta di tutte le realtà che la vostra parrocchia vi offre per vivere la vostra vita cristiana, scoprire il senso profondo di gratitudine al Signore e l'impegno a vivere la corresponsabilità della Sua missione, lasciandoci coinvolgere pienamente, secondo i doni ricevuti dallo Spirito e le possibilità umane che abbiamo, impegnandoci a crescere sempre più in questa realtà.

Che la Madonna del Portosalvo sia il nostro aiuto e sostegno, ci guidi e ci conforti nel cammino di ogni giorno. Benedica la nostra Parrocchia, le nostre famiglie, i malati, le persone sole e dimenticate. Ascolti le nostre fiduciose preghiere e volga il suo sguardo materno sopra di noi che lainvochiamo.






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