lunedì 2 agosto 2021

RICORDI DAL SEMINARIO

di Eliana e Marco Palareti


Lo scorso 6 luglio 2021, al fine di mantenere viva la memoria del nostro amato don Franco Marcone, in occasione del XX anniversario della sua Ordinazione sacerdotale, nella chiesa di S. Pietro Apostolo in Giulianova si è celebrata una S. Messa, molto partecipata e sentita, presieduta dal nostro pastore S. E. Mons. Lorenzo Leuzzi. Durante la Celebrazione eucaristica è stata letta una riflessione scritta dallo stesso don Franco al termine del primo anno di Seminario (1996), riflessione che ci piace riportare:

“È trascorso, ormai, il primo anno della mia esperienza vocazionale presso il Seminario Regionale di Chieti. Di giorno in giorno noto come sempre di più la mia vocazione si vada approfondendo. Ed è stato bello scoprire come questo non avvenga stando soli ma, al contrario, in cammino con gli altri. Questo l’ho potuto sperimentare già precedentemente, perché sostenuto dalle preghiere della mia Comunità Parrocchiale, che si è sempre mostrata vicina, nei momenti più importanti di questa mia ricerca. Le cose sono maturate gradualmente, grazie agli incontri periodici del “Tu seguimi”, in Seminario, durante gli ultimi anni del liceo: Dio ha sfondato la lontananza che esisteva tra me e Lui. Non si può non riconoscere che innanzitutto è stato Lui a rendersi presente attraverso i tanti doni che mi ha fatto: una vita, una famiglia, una Comunità Parrocchiale, gli amici ed infine, ma non per questo meno importante, la vocazione. La storia dell’incontro con Dio ha di solito un inizio; la fine è dovuta esclusivamente all’uomo, quando decide di volgere le spalle al suo Compagno di Viaggio. Quando ciò non avviene, ecco che ogni giorno è possibile fare esperienza di Dio. Non sono necessarie manifestazioni portentose della sua presenza! In un anno di Seminario mi sono reso conto di come sia facile incontrarlo. Innanzitutto nello stupore quotidiano dell’Eucarestia e della Parola: ogni giorno si rende presente a noi in quel pane spezzato sull’altare e nella Sacra Scrittura proclamata. Poi nei fratelli, che ho accanto a me, nei miei compagni di classe, nei limiti e nei pregi dell’altro. Ed è così che lo stupore diviene “Sequela Christi”.

Ed è in questa sequela che si scopre l’eccezionalità dell’incontro, un incontro che ha plasmato la mia storia, ha fatto nascere in me la sete del Dio vero. Ho scoperto così un desiderio, in me, che mi porta a dire con Sant’Agostino: “Il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te” (Conf. I,1). Ed è su questa scia che mi appresto a continuare questa straordinaria esperienza.”









 

                                                                                        

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