giovedì 28 luglio 2016

SALVE REGINA, MADRE DI MISERICORDIA!



Carissimi fedeli e devoti di Maria Santissima del Portosalvo, è spontaneo iniziare così il Messaggio annuale per la festa che vi preparate a celebrare in onore della Vergine Santa, Madre di Cristo e Madre nostra.
Il Giubileo straordinario della Misericordia ci offre l'indicazione più semplice ed efficace per vivere con intensità spirituale i giorni della festa nella gioia del ritrovarsi tutti insieme, parrocchiani e vacanzieri, intorno alla Madre del Figlio di Dio. Colei che nel canto del Magnificat ha esaltato la misericordia di Dio riconoscendola lungo tutta la storia della salvezza e nello scorrere dei secoli, si è  presentata all'arcangelo Gabriele con una grande e convinta umiltà, espressa con la perplessità della domanda “come è possibile?” consapevole della sua pochezza e miseria. Ma ha saputo abbandonarsi all'azione dello Spirito ben conoscendo la divina Misericordia manifestata dal Creatore sempre fedele all'alleanza con il popolo eletto!
Così miseria, umiltà e misericordia sono diventate le parole chiave e la premessa indispensabile per il personale canto del Magnificat: una storia personale totalmente intrecciata con l'agire divino e diventato descrizione della propria esistenza.
 Il titolo Maria Santissima del Portosalvo con cui il popolo di Giulianova onora la Vergine Santa, ci  ricordi sempre che, oltre alla salute fisica e al rientro sicuro in porto dei nostri marinai e di quanti solcano i mari per trovare alimento per le proprie famiglie e sostegno alla società, questo titolo –ripeto– ci ricordi sempre che la meta della nostra esistenza, il porto definitivo nel quale tutti dovremo approdare in sicurezza è la visione eterna e beatificante dell'Amore Trinitario!  Ebbene, volgendo lo sguardo alla Madre di Gesù mettiamoci sotto la sua protezione ed impariamo da Lei Maria a riflettere sulle tre “M” che hanno contraddistinto la vita e la grandezza della Fanciulla di Nazareth: Miseria – Misericordia – Magnificat.
Rendiamoci conto della nostra Miseria, che vuol dire non solo, povertà e disagio sociale, sofferenza per il male che ci circonda, pensiamo anche alla fragilità umana, alla coscienza dei nostri limiti e all'umiltà che ci fa riconoscere i peccati.
È la certezza della Misericordia che deve farci guardare in noi stessi con lo sguardo paterno e materno di Dio! Questo ci permetterà di diventare “misericordiosi come il Padre”, verso tutti a cominciare dalle persone a noi più vicine fisicamente (famiglia), ma spesso lontane dai nostri cuori!
Il canto del Magnificat di Maria diventi il canto della nostra lode a Colui che ci ha perdonato offrendo la sua vita in croce per la nostra salvezza. Questo giubileo straordinario della Misericordia non trascorrerà inutilmente solo se arriveremo anche noi a comporre il nostro Magnificat, ricordando tutti i doni ricevuti dal Signore e i gesti d'amore e di perdono che saremo riusciti a compiere verso gli altri!
Carissimi, i giorni della Festa religiosa e popolare, che saranno arricchiti dalla possibilità di godere dei benefici spirituali che Papa Francesco ha voluto che fossero accessibili a tutti, vi trovino ben disposti ad accogliere il mistero della grazia nel sacramento della riconciliazione, nell'impegno a perdonare chi ci ha offeso e a non rifiutare il perdono a chi ci chiede di essere perdonato per il male fatto in passato. Non è sempre facile ma alla scuola di Maria ai piedi della croce del Figlio, possiamo capire ed imparare come solo il vero perdono dato e accolto, ci permette di anticipare la gioia della Risurrezione, per approdare al sospirato porto  in Dio!
Il mio augurio più bello per questa Festa in onore della Madonna del Portosalvo è che possiate ritrovare il gusto e la gioia di pregare insieme nell'intimità della famiglia.
Di cuore vi benedico.
X Michele Seccia
Vescovo di Teramo-Atri






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