giovedì 28 luglio 2016

MOVIMENTI

CIRCOLINO PARSIFAL

OCCORRE NON VIVACCHIARE MA VIVERE!
Papa Francesco

In montagna … ad Arabba … il cuore delle Dolomiti!
Tanta bellezza e tanta amicizia!
Sostenuti dalle parole del Papa e dalla storia de “Il Signore degli anelli” (Don Luca ne è un grande conoscitore), un gruppo di amici ha iniziato a sperimentare che vivere è più interessante che vivacchiare!
Pregare, giocare in squadre, scoprire i nostri talenti, cantare la bellezza della vita, stare insieme a ridere e a scherzare, passeggiare tra i verdi boschi o arrampicarsi fino ai tremila metri … vi sembra poco!!!
Abbiamo vissuto, in questi giorni, un'esperienza positiva, che ci ha arricchito molto, lasciando in ciascuno un segno indelebile e permettendoci di sperimentare un'appartenenza a qualcosa di molto grande!
Insieme … per affrontare la vita, non fermandoci alle apparenze, rende liberi … liberi dal potere del mondo.
Gli amici della “Compagnia dell'anello” cambiano grazie all'avventura che vivono.
Desideriamo tornare a casa cambiati e se tutto è stato così bello, così vero, così interessante, non possiamo permettere che finisca!
Continuiamo ad incontrarci!





AZIONE CATTOLICA: IL CUORE DELLA CHIESA

di Patrizia Marinozzi

È stata l’esortazione evangelica “si alzò e andò in fretta” (Lc. 1, 39-56) a guidare il nostro cammino in questo anno associativo 2015/2016, un anno sottolineato dalla dimensione dell'andare che ci viene proposta dall'evangelista Luca attraverso la metafora del viaggio: Maria dopo l’annunciazione si alza e va da Elisabetta, va verso la città per condividere la gioia dell'attesa. Siamo stati invitati ad attraversare le strade andando incontro all'altro nella concretezza della vita quotidiana, facendo memoria delle grandi opere del Signore, animati dalla passione per la città e con la disponibilità a lasciarci cambiare dagli incontri lungo la strada perché ogni viaggio apre orizzonti nuovi e prospettive diverse.
“Viaggiando verso…Te” è lo slogan che ha guidato il cammino dei bambini e dei ragazzi dell'ACR, i quali sono stati chiamati a mettersi sui passi di Gesù, che, con il suo volto, mostra la fisionomia più profonda e più vera del loro essere.
L'idea che fa da sfondo alla proposta formativa di quest'anno è stata affrontata attraverso un mezzo di trasporto bello e affascinante: il TRENO! Per i più piccoli il desiderio di viaggiare è forte, sognano di raggiungere posti sconosciuti, immaginari, alla scoperta del mondo, di incontrare persone nuove e vivere avventure incredibili. Crescendo rimane costante la curiosità e il desiderio di esplorare e conoscere nuovi spazi, in autonomia e indipendenza; per questo il percorso dell'ACR ha fatto scoprire loro “il nuovo” che c'è in ogni esperienza della vita anche dove sembra non esserci, aiutandoli a leggere dentro se stessi per scoprire che è in Cristo la risposta che cercano, è Lui la meta del loro viaggio.
“#READY TO GO” è lo slogan che ha caratterizzato il percorso dei giovanissimi e giovani di AC. Il cammino incentrato sul vangelo di Luca presenta una giovanissima Maria che “si alza e va in fretta”, verso un viaggio che, oltre che complicato, sembra anche poco organizzato. Maria parte in fretta. Ma come? A piedi? Da sola? Senza nemmeno un bagaglio a mano? Come Maria, vogliamo vivere una fretta diversa, l’urgenza di condividere con tutti la bellezza di un cammino, un camino di gruppo: è uscire, comunicare, testimoniare, cantare con la vita il proprio Magnificat. Comporre il proprio bagaglio significa vivere esperienza di annuncio, di incontro, di comunione, non solo con chi già si conosce ma anche con coloro che si pensano essere lontani e diversi per cultura, pensieri, educazione ecc. Sull'esempio di Maria i ragazzi hanno sperimentato un cammino di uscita da loro stessi per vivere con gioia il donarsi agli altri anche con i propri limiti, dando spazio all'ascolto e all'accoglienza senza pregiudizi. È questo il modo con cui raccontare e far provare l'amore del Signore a tutti.
“#VIAGGIANDO” è lo slogan che ha accompagnato il cammino adulti e adultissimi. La metafora del viaggio è un' esperienza profondamente spirituale che richiede occhi per stupirsi, disponibilità a lasciarsi cambiare dagli incontri lungo la strada, capacità di orientarsi. L’itinerario tracciato, ha offerto l'occasione per mettersi in ascolto della vita, per aprirsi alla Parola in un dialogo interiore e per vivere con più consapevolezza la propria esistenza di laici. In sostanza, il mondo adulti, ha bisogno continuamente di rileggersi e riprogettarsi per seguire la scelta di chiesa “in uscita” capace di raccontare la vita e di testimoniare la passione per il vangelo nella quotidianità, un percorso vissuto nell'anno della misericordia indetto da papa Francesco.
L’Azione Cattolica, quindi, è chiamata ad un impegno fortemente educativo; è un cammino che vorremmo condividere con il maggior numero di persone possibile, poiché riteniamo che il “noi” dell'associazione sia una via bella per fare esperienza di chiesa e condividere l'impegno e la responsabilità dell'annuncio. Siamo pronti ad accogliere ciascuno perché siamo certi che il Signore “chiama anche te”.





“VA E ANCHE TU FAI LO STESSO” (Lc. 10,37)

di Grazia Belfiore, Anna Maria Caioni, Anna Maisano


“Io sono la porta , se uno entra attraverso di me sarà salvo” (Gv. 10, 9a):
La porta del giubileo della Misericordia  è ormai aperta anzi spalancata come via di un rinnovamento spirituale per questo nostro mondo. Gesù Cristo volto misericordioso del Padre, un Padre che non condanna, non giudica, capace solo di perdonare e di amare in modo incondizionato, che accoglie i suoi figli e li invita a tornare a Lui attraverso il sacramento della riconciliazione (Confessione). Insomma un anno da vivere in tutta la sua bellezza e pienezza. Questo amore che ci spinge a convertirci continuamente a stili di vita evangelica; a scelte coraggiose, a impegni comunitari ben precisi crediamo che lo Spirito Santo invii anche noi ad assumere con gesti concreti opere di Misericordia. “Testimoni del Risorto”.
In questa speciale circostanza stiamo realizzando un programma giubilare attraverso i “Cenacoli Missionari” a partire proprio dalle famiglie, in particolar modo in quelle dove si sta vivendo momenti di grande sofferenza e di solitudine.
La preghiera, l'annuncio della Parola di Dio, momenti di vicinanza e di condivisione accompagneranno l'incontro “ Voi stessi date loro da mangiare” (Lc. 9, 10 – 17):
Non ci è lecito passare oltre ma fermarci accanto all'altro proprio come il buon Samaritano (Lc. 10, 29-37) Per versare l'olio della consolazione e il vino della gioia. Questa esperienza  di misericordia  ha riempito i cuori li ha colmati di quell'acqua viva a cui ogni uomo anela. Accanto a questo movimento di amore gli “Intercessori di Misericordia”( altro impegno per questo Giubileo) ci accompagneranno con la preghiera.
Non scoraggiamoci, dunque e camminiamo nella fede sotto l'azione dello Spirito Santo che ci spinge ad operare il bene e a essere instancabili testimoni del suo Amore Misericordioso.
Gesù è il Signore
“ALLELUIA”


ABBIAMO FATTO 30… NELL’UNITÀ E NELLA FEDELTÀ

di Paola Palazzi

“Con l'aiuto di Dio prometto sul mio onore di fare del  mio meglio per compiere sempre il mio dovere verso Dio e verso il mio Paese e per aiutare gli altri in ogni circostanza, e nell'osservare la  Legge scout”
Nella promessa scout è racchiusa tutta l'essenza dello scoutismo; essa non è un giuramento, ma rappresenta uno dei momenti più importanti di tutta la vita scout, è il frutto di una libera e personale scelta, è un atto di responsabilità che richiede convinzione e fedeltà, una volta pronunciata essa è per sempre, semel scout semper scout, perché si è scelto di servire  Dio. Proprio nel rimanere fedeli alla promessa pronunciata nel gruppo di Fermo nel lontano 1946, Sergio Palazzi, conosciuto da tutti come “il padre” dell'attuale gruppo scout Giulianova 1, insieme ad altri uomini e donne con cui aveva condiviso l'esperienza dei Cursillos di Cristianità, tra cui Antonio Tarquini, Franco e Anna Mattiucci, Franco Luciani, Sandro Schiavi decisero di  riaprire  nel 1985 il gruppo scout AGESCI  Giulianova 1, ed iniziare così questa meravigliosa avventura.
Questo legame con un movimento carismatico ha probabilmente segnato un primo valore che ci ha caratterizzato la crescita del nostro gruppo in questi anni: l'UNITA'. Essere generati da un'esperienza di Chiesa ci ha, a volte forse inconsapevolmente, fatto sentire parte di una realtà più grande e fratelli in cammino con altri fratelli, nell'impegno, nel gusto della condivisione, nello sforzo per costruire, sempre amorevolmente accompagnati in questo dal nostro parroco.
Dopo quasi un anno di difficile preparazione metodologica e vocazionale per la comunità capi, si aprì ai primi giovani nel maggio 1986, e solo nell'estate 1987 il gruppo, ormai composto da circa 60 ragazzi, fu pronto a partire verso le pendici dei monti del Sirente, in località di Secinaro, per il primo Campo Regionale della Regione Abruzzo. Le prime branche che si formarono furono quella del Reparto (Sirio e Antares) con circa cinquanta ragazzi e ragazze aventi tra gli undici e sedici anni, ed il Clan con ragazzi e ragazze tra i diciotto e ventuno anni; solo intorno agli anni 90 con l'incremento dei bambini e la disponibilità di giovani capi, fu aperto il Branco dei Lupetti, bambini tra gli otto e i dieci anni.
Oggi, dopo trenta anni da quegli epici inizi, il nostro gruppo ha festeggiato nel mese di maggio questa importate ricorrenza: abbiamo voluto condividere innanzi tutto con la Parrocchia, e poi con tutta Giulianova, alcune semplici espressioni del nostro essere scout, dalla vita di campo ai canti, che abbiamo proposto in una veglia che ha toccato il cuore di tanti, a partire dai cento ragazzi che l'hanno animata. Tutta la festa è stata caratterizzata da un senso di gratitudine, innanzitutto al Signore, per i doni che continuamente ci fa, della perseveranza e del coraggio, e poi a tutti gli uomini e le donne che in questi anni hanno fatto si che il nostro gruppo crescesse e diventasse la bella realtà educativa che oggi vive a Giulianova. Grazie ai  “vecchi” capi che si sono susseguiti nel nostro gruppo abbiamo appreso che lo scautismo è un metodo che educa, quindi libera, fa venire alla luce qualcosa che è nascosto, cerca di svegliare dal torpore che oggi ci stordisce, per aiutare i ragazzi a diventare uomini e donne capaci di fare delle scelte, concreti, attenti e disponibili. Attraverso il nostro servizio cerchiamo di trasmettere ai nostri ragazzi come l'esperienza più concreta delle nostre attività è racchiusa nel verbo Servire: se mettiamo insieme i motti delle tre branche, Lupetti, Reparto e Clan, verrà fuori questo: fate del vostro meglio per essere sempre pronti a servire ed è proprio questo gesto che diventa la nostra quotidianità, si diventa pronti a servire il prossimo sempre e in ogni momento, ma con uno sguardo diverso, consapevoli di aver accolto la Verità di Cristo e di voler impegnare la propria vita per Lui.
È proprio questo impegno costante che ci fa essere grati per la FEDELTÀ di cui siamo stati testimoni in questi anni, anche nelle difficoltà e nelle prove, e che ci ha portato a conservare ancora oggi acceso e vivo il fuoco dello scautismo a Giulianova.
Concludiamo con delle parole di Sergio  tratte dal suo quaderno del campo di formazione capi a Bracciano del 1961, che di questa Fedeltà sono un esempio fulgido che dobbiamo sempre tener presente: “Caro capo scout (educatore) ricordati che il tuo appartenere a Cristo ti renderà sempre un uomo migliore; Tu hai risposto con il tuo si alla chiamata attraverso la scelta di servizio che farai, impara ora  a  lasciarti guidare da Lui, non essere prevenuto, perché colui che è veramente a disposizione del Signore vede la mano di Dio in tutto quello che gli capita e di conseguenza accetta ogni cosa come inviata da Dio, la disponibilità è una conseguenza dello spirito di Fede.”








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