martedì 21 luglio 2015

MOVIMENTI

LA GIOIA DI SERVIRE

Io sono una missione chiamata Rinnovamento nello Spirito

Queste sono le parole che ci hanno accompagnato dopo l'esperienza vissuta lo scorso anno allo stadio olimpico con Papa Francesco. Abbiamo accolto le attese pastorali del pontefice che ci hanno portato ad uscire dal nostro guscio, ad avere un impulso nuovo, un cuore nuovo, una gioia nuova. È stato un anno importante perché il Signore ci ha fatto toccare con mano cosa genera la profonda comunione dei cuori, quello che lo Spirito opera in noi se ci lasciamo trasformare così da riuscire a superare le difficoltà che spesso si incontrano nel cammino. È Lui che mette in noi quel desiderio che ci spinge ogni giorno a “cercarLo, ascoltarLo e gustarLo” (cfr. Sal 34,9 “gustate e vedete come è buono il Signore”). La gioia di servire perché, quando Lo incontri personalmente, puoi solo condividerla  e trasmetterla. Contagiamoci di Gesù!È così che è avvenuto anche per noi qualche anno fa: guardati, amati, scelti per un Suo progetto d'amore, inconsapevoli di ciò che il Signore ci avrebbe preparato. Ognuno di noi ha accolto un invito: vieni e vedi.  L'accoglienza fraterna, i canti che toccavano il cuore, e poi la curiosità di capire perché, dopo ogni incontro, si tornava a casa con un qualcosa che non riuscivamo a spiegare, tutto questo ci ha fatto restare. Ecco, così è iniziato il nostro cammino nel Rinnovamento nello Spirito Santo: un cammino di conversione personale e comunitario, dove i seminari di vita nuova, momento di Grazia e di evangelizzazione, permettono la riscoperta della Grazia battesimale (effusione nello Spirito Santo) e di tutta la vita cristiana nella sua dimensione personale ed ecclesiale. Signore, grazie per questa storia d'amore!
Gesù è il Signore.
Alleluia.

Attraverso l'azione dello Spirito Santo sono cambiati in me il modo di vivere i gesti di fede e la consapevolezza di vivere la Parola, a cominciare dal perdono e dalla misericordia.
Maria D'Agostino

L'incontro con questo movimento ha portato nella mia vita una profonda conversione, con la quale si è rafforzata la mia fiducia nella potenza di Dio e nel Suo amore. Mi ero riavvicinata ad una vita di fede da alcuni anni, ma non sempre riuscivo a sentire la presenza del Signore accanto a me. Poi, in uno degli incontri di preghiera, lo Spirito Santo toccò il mio cuore ed io mi commossi profondamente, sentendomi amata e compresa. Cominciai da allora a vivere con maggiore intensità un cammino di fede e di crescita spirituale, pregando con più fiducia, e compresi meglio l'importanza dei sacramenti e della Parola di Dio che da allora mi ha sempre guidata nella mia vita. Voglio ringraziare il Padre con le parole del salmo 16:'Benedico il Signore che mi ha dato consiglio, anche di notte il mio cuore mi istruisce.'
Rita Di Gianpietro

Dio si è preso cura della mia persona, per farne una storia dall'istante in cui ho accettato con un sì autentico la chiamata nel Rinnovamento. Tutto questo è avvenuto perché ho incontrato persone che mi hanno accolta, amata, ma soprattutto accettata per quello che sono, cosa non facile per la società in cui viviamo dove regna la globalizzazione dell'indifferenza.
L'artista della nostra vita è Gesù, che, attraverso l'azione dello Spirito Santo, toglie da noi il superfluo per farci diventare creature nuove.
Anna Maisano




PER FARE PIÙ BELLA LA CHIESA!  

“Per fare più bella la Chiesa” è stato il motto e l'invito per preparare, insieme a tutti i gruppi AGESCI d'Italia, l' incontro degli Scout con Papa Francesco.
Siamo partiti in 80 dal piazzale della nostra Chiesa di San Pietro lo scorso 13 giugno per l'udienza generale con il Santo Padre e ci siamo ritrovati in piazza San Pietro con più di 80000 Lupetti, Coccinelle, Esploratori, Guide, Rover, Scolte e Capi di tutte le regioni della penisola. L'esperienza che abbiamo vissuto è stata entusiasmante e piena di cose belle: la condivisione del viaggio, tutti insieme in un pullman, l'arrivo a Roma all'alba e il cammino verso Piazza San Pietro, la festa e la riflessione in mezzo ad un mare di dialetti, di volti e di fazzolettoni coloratissimi e sventolanti.
Ma ciò che vogliamo riportarci e riportare alla nostra parrocchia, sono le parole di Papa Francesco, che ha saputo indicarci alcune “piste di lavoro”, nel suo stile, come fosse uno degli assistenti dei nostri gruppi, comunicandoci una particolare vicinanza e una approfondita conoscenza della vita della nostra associazione.
La sua prima esortazione è stata questa: “C'è una cosa che mi sta particolarmente a cuore per quanto riguarda le associazioni cattoliche, e vorrei parlarne anche a voi. Associazioni come la vostra sono una ricchezza della Chiesa che lo Spirito Santo suscita per evangelizzare tutti gli ambienti e settori. […] Mi raccomando: capacità di dialogo! Fare ponti, fare ponti in questa società dove c'è l'abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! E col dialogo, fate ponti.”
Vogliamo accogliere questo invito oggi, alla vigilia della partenza per i campi estivi, innanzi tutto come metodo di lavoro per noi e nei momenti di condivisione che vivremo. Ci impegniamo poi a tenerlo presente sempre, nei progetti educativi, nelle attività, nel dialogo con i genitori, nel servizio nel nostro territorio, nell'accoglienza e nella testimonianza.
Papa Francesco però ci pone una condizione perché questo avvenga: “Ma questo può avvenire solo a una condizione: che i singoli gruppi non perdano il contatto con la parrocchia del luogo, dove hanno la loro sede […]. Siete chiamati a trovare il modo di integrarvi nella pastorale della Chiesa particolare, stabilendo rapporti di stima e collaborazione ad ogni livello, con i vostri vescovi, con i parroci e gli altri sacerdoti, con gli educatori e i membri delle altre associazioni ecclesiali presenti in parrocchia e nello stesso territorio.”.
La condizione per essere bravi costruttori di ponti è quindi quella di vivere un'esperienza di Chiesa vera, un'esperienza di cammino con il popolo di Dio che sia autenticamente vissuta nello spirito della gioia del Vangelo. Nell'ascoltare queste parole dal Papa, il pensiero è andato immediatamente alla nostra parrocchia e a quanto già oggi viviamo di questo spirito di comunità che lavora insieme, grazie anche alla continua esortazione del nostro parroco che ci educa e ci richiama a questa unità e stima reciproca.
La consueta richiesta a pregare per lui ha concluso il suo breve discorso, che ha però colpito al cuore quello che oggi “siamo” come associazione.
Grazie Papa Francesco, grazie per averci accolti a Roma, grazie per le tue parole, grazie per quello che stai donando alla Chiesa. Pregheremo per te, e faremo in modo di mettere in pratica ciò che ci hai chiesto, per fare più bella la Chiesa ed il mondo!




L'AZIONE CATTOLICA: APOSTOLATO NELLE PERIFERIE ESISTENZIALI

La missione (Apostolato) dell'Azione Cattolica è quella di portare la Parola del Santo Vangelo anche ai più lontani, a coloro che, senza cattiveria, credono di farcela senza Dio. Per questo l'Azione Cattolica Italiana, con il grandissimo supporto dei nostri educatori, ci ha proposto per questo anno pastorale un percorso nel quale abbiamo letto, meditato e riflettuto, attraverso attività, il Vangelo di Marco, ed in particolare l'invito di Gesù: "Coraggio, sono io, non abbiate paura!" (Mc 6-45,52).
Questo "sono io" sta ad indicare che la Parola è Cristo vivo e risorto e solamente attraverso Questa possiamo avvicinarci a Lui. Anche la Fede nel Signore ci è di grande aiuto poichè ci tiene uniti donandoci forza nei momenti più bui e condividendo i momenti felici. La missione dell'Azione Cattolica (e del cristianesimo in generale) è una missione quotidiana che ci vincola a scegliere di fare azioni secondo la morale cristiana, perchè la vita non è altro che una prova che il Signore ci dona per raggiungere la Santità, non facendo gesti grandiosi, ma nella semplicità di ogni giorno e nell'affidamento a Lui.
In questo anno pastorale abbiamo capito che davvero per ascoltare Cristo occorre ascoltare la Sua Parola, ma anche i fratelli, i più bisognosi (non solo materialmente). Solo cosi si può crescere spiritualmente e la Parola di Dio non è più vista come un comandamento, quindi come un peso, ma come una "bussola" da seguire che indica la strada della Verità. Tutto questo non lo possiamo tenere solo per noi, ma dobbiamo portarlo sino alle periferie della società moderna attraverso la testimonianza, forse difficile da mettere in pratica al giorno d'oggi, ma indispensabile per far uscire il messaggio di Cristo dalla Chiesa e portarlo per le strade facendo sì che tutti si possano innamorare di Lui. In questo cammino sono venute fuori tre parole che ci hanno fatto da guida: "Santi, coraggiosi e lieti". Questa è l'Azione Cattolica!






CREATI PER ESSERE FELICI

Vi è capitato mai di avere in mano un seme... Domandarsi di che albero è... Come farlo sbocciare e germogliare... Fare dei tentativi perché inizi a vivere?
Così è per noi in questi giorni!
Incontrare degli amici per scoprire noi stessi, che “seme”  siamo, per che cosa siamo venuti al mondo, come possiamo crescere, che “frutto” dobbiamo portare, scoprire la promessa di felicità che è in ciascuno di noi.
La vacanza a Mareson Di Zoldo è una sfida lanciata a ciascuno per comprendere la vera felicità: Gesù e la sua Chiesa.
Quanta gioia, quanta fatica, quanta bellezza, quante amicizie in questi giorni! E poi il “dono” di Don Luca, il sacerdote novello, sempre pronto ad aiutarci ad “investigare” la realtà!








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